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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: 6 SU 10 VORREBBERO CAMBIARE LAVORO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
SODDISFATTI DEL LAVORO, MA 6 SU 10 VOGLIONO CAMBIARE
[di Natascia Porcellato]

Quanto si sentono valorizzati oggi i lavoratori di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della Provincia di Trento? Nel giorno della Festa a loro dedicata, l’Osservatorio sul Nord Est di Demos fa il punto sul tema e le indicazioni appaiono particolarmente interessanti. Oggi, è il 60% degli intervistati a mostrare soddisfazione per la valorizzazione che ottiene in ambito professionale, mentre l’area dell’insoddisfazione riguarda il 40%. Se guardiamo ai diversi settori sociali, possiamo tracciare un profilo di quanti avvertono maggiormente una bassa considerazione: questo sentimento appare più ampio tra le donne (46%) che tra gli uomini (35%), mentre dal punto di vista anagrafico sono i giovani con meno di 25 anni a manifestare la maggiore sofferenza (69%). Professionalmente, invece, questa percezione tende a crescere tra gli operai (54%) e i lavoratori atipici (46%).

L’area dell’insoddisfazione verso la propria condizione professionale, dunque, appare piuttosto consistente: ma in quanti pensano a un cambiamento? Se consideriamo congiuntamente chi ha pensato di andare in un altro posto (16%), chi ha considerato un nuovo tipo di lavoro (19%), e chi ha meditato di cambiare entrambi (24%), nel complesso sfiora il 60% la quota di lavoratori che hanno immaginato un qualche cambiamento riguardante la sfera professionale negli ultimi anni. Rispetto al 2022, inoltre, questo atteggiamento appare in crescita di 6 punti percentuali.
Quali categorie mostrano una maggiore propensione al cambiamento? Ancora una volta, questa attitudine sembra essere leggermente più consistente tra le donne (62%), oltre che tra i giovani under-25 (75%), quanti hanno tra i 25 e i 34 anni (72%) e le persone di età centrale (62%). Se consideriamo il fattore professionale, invece, emerge una centra trasversalità: la voglia di cambiamento riguarda, pur con intensità variabile, la maggioranza di operai (56%) e lavoratori atipici (51%), imprenditori e lavoratori autonomi (65%), impiegati (60%) e liberi professionisti (57%).

Ma quali elementi appaiono centrali nella ricerca di un nuovo lavoro? Il complesso delle due preferenze che potevano esprimere gli intervistati offre una classifica piuttosto interessante. Al primo posto, si conferma, ulteriormente rinforzato, il fattore economico: avere un buon stipendio raccoglie, nel complesso, il 60% delle risposte dei lavoratori nordestini intervistati, e il valore appare in netta crescita (+13 punti percentuali) rispetto al 2022. Anche al secondo e terzo posto si confermano i due elementi che hanno a che fare con ragioni personali e motivazionali, più che professionali: sono la richiesta che il lavoro sia in equilibrio con la vita privata e fare qualcosa che piace (rispettivamente, 38 e 36%, entrambi stabili rispetto al 2022). Al quarto posto, la ricerca di armonia viene superata dalla sicurezza: lavorare in un buon clima aziendale, infatti, si ferma al 20% (-7 punti percentuali rispetto a due anni fa) e scivola al quinto posto, cedendo il quarto alla sicurezza del posto di lavoro (23%). Chiude infine la graduatoria la possibilità di lavorare da casa (11%).




NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 18 e il 22 marzo 2024 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.000 persone (rifiuti/sostituzioni: 3.553), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,10% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

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