demos & PI
contatti area riservata
RAPPORTO GLI ITALIANI E LO STATO OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE IL MONDO A NORDEST MONITOR ITALIA LE INDAGINI EUROPEE
ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST
Triveneto: la sanità pubblica soddisfa una minoranza
(8 maggio 2024)
vedi »
Nord Est: 6 su 10 vorrebbero cambiare lavoro
(1 maggio 2024)
vedi »
L'antifascismo a Nord Est
(24 aprile 2024)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA
X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza
(21 luglio 2011 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO
Rapporto 2005
(giugno 2005 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2004
(gennaio 2004 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2002
(giugno 2002 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST
Rapporto 2007
(gennaio 2007 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2005
(gennaio 2005 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE
Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto
(15 maggio 2015)
vedi »
Il Veneto e la lega
(9 marzo 2015)
vedi »
I veneti e l'informazione
(18 dicembre 2009)
vedi »
OSSERVATORIO SUL NORD EST - L'ANTIFASCISMO A NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
LIBERAZIONE E ANTIFASCISMO. CRESCE IL SOSTEGNO AGLI IDEALI
[di Natascia Porcellato]

“Ognuno si formi una coscienza delicatissima e scrupolosa”, appuntava nei giorni più duri della lotta partigiana Masaccio, comandante della Brigata Martiri del Grappa. Ma ora, a settantanove anni di distanza, i valori della Resistenza sono ancora attuali? Secondo le analisi di Demos per l’Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, l’opinione pubblica dell’area appare divisa sul tema: oggi, infatti, è il 51% dei nordestini a giudicare ancora attuali i valori legati alla Festa di Liberazione dal Nazifascismo. Rispetto a sei anni fa, però, quando questo orientamento si fermava al 37%, possiamo osservare una netta crescita (+14 punti percentuali).

Quali settori sociali appaiono maggiormente sensibili rispetto all’attualità del 25 aprile? Guardando al fattore anagrafico, vediamo che l’adesione più ampia è osservabile tra i giovani under-25 (56%) e gli anziani con oltre 65 anni (68%). Intorno alla media dell’area, invece, si collocano gli adulti (55-64 anni, 49%), mentre le persone tra i 25 e i 54 anni appaiono più distanti (39-44%).

Consideriamo, poi, l’influenza della politica: l’attualità del 25 aprile sembra essere maggiormente riconosciuta dagli elettori del Partito Democratico (79%), insieme a quelli di Forza Italia (58%) e del Movimento 5 Stelle (56%), mentre si attesta al 51% tra i sostenitori della Lega o chi guarda ai partiti minori. Il valore più contenuto, infatti, viene registrato tra gli elettori di Fratelli d’Italia (41%).

Interessante, inoltre, è considerare la dimensione urbana: il valore della Resistenza, infatti, sembra essere più presente tra quanti vivono nei comuni più piccoli (58%), rispetto a chi risiede in realtà medie (47%) o grandi (39%). D’altra parte, quella della Lotta di Liberazione è una storia che si è sviluppata anche e soprattutto nelle periferie, in campagna e montagna, in maniera diffusa, ed è frequente che ogni Comune, anche il più piccolo, programmi diverse commemorazioni per ricordare fatti legati alla lotta partigiana.

Ma quanti intendono partecipare a questi riti collettivi civili? Oggi, è il 15% dei nordestini a dichiarare che prenderà parte a un evento legato al ricordo della Resistenza. Rispetto al 2018, quando la stessa intenzione veniva manifestata dal 19% degli intervistati, la percentuale appare in calo di 4 punti percentuali, e ugualmente in diminuzione appare la quota di nordestini indifferenti (scesi dal 79 al 76%). Ad essere cresciuta, infatti, è la componente indecisa, salita dal 2 al 9%.

“Per quanto giuste ti sembrino, non voler imporre domani le tue idee politiche con la forza delle tue armi”, scriveva ancora il Comandante Masaccio. Era nato a Poggiana di Riese, Primo Visentin, ed è stato ucciso il 29 aprile 1945, a Loria, con un colpo alla schiena, da un altro partigiano. Settantanove anni dopo, la statua a lui dedicata posta ai piedi della Scala del Sapere all'interno di Palazzo Bo, sede dell’Università di Padova, lo ricorda. Ma la sua storia e le sue parole dovrebbero riecheggiare più forte. Perché sono patrimonio di tutti, al di là delle divisioni.



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 18 e il 22 marzo 2024 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.000 persone (rifiuti/sostituzioni: 3.553), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,10% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it

home  |  obiettivi  |  organizzazione  |  approfondimenti  |  rete demos & PI  |  partner  |  privacy step srl  ::  p. iva 02340540240