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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: IL LAVORO AUTONOMO È ORA MENO APPETITO DI QUELLO DIPENDENTE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
LAVORO AUTONOMO IN CRISI, MEGLIO ESSERE DIPENDENTE
[di Natascia Porcellato]

Autonomo o dipendente? L'opinione pubblica di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento non sembra avere particolari esitazioni: potendo scegliere un lavoro, per sé o per i propri figli, meglio che sia da dipendente. Dai dati analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, infatti, emerge che la quota di intervistati che predilige un lavoro in proprio o da libero professionista non va oltre il 35%, mentre la maggioranza preferisce un impiego da dipendente, che sia per un'azienda privata (36%) o per la Pubblica amministrazione (29%).

Guardando alla serie storica, possiamo osservare come siano cambiati gli orientamenti dal 2000 ad oggi. Ventiquattro anni fa, la propensione al lavoro autonomo raggiungeva il 55%, e un valore assimilabile si confermava anche nel 2002 e nel 2007: in quella fase, la propensione a scegliere un impiego dipendente, che fosse pubblico o privato, non andava oltre il 21-25%.

Nel 2008, tuttavia, qualcosa sembra cambiare: l'adesione al lavoro in proprio scende al di sotto della maggioranza assoluta (48%), tendenza confermata sia dai valori registrati tra il 2010 e il 2013 (44-45%), sia dal 42% del 2014. In quegli stessi anni, più che la propensione verso l'impiego in imprese private (24-28%), si afferma soprattutto quella verso il posto Pubblico, che oscilla tra il 27 e il 31%.
Tra il 2016 e il 2022, però, assistiamo a un ulteriore mutamento: mentre la crisi del lavoro autonomo non accenna a rientrare (38-35%), il favore dell'opinione pubblica sembra indirizzarsi con maggiore convinzione verso l'impiego alle dipendenze di aziende private (34-38%), più che di enti pubblici (23-31%).

Questa tendenza trova una conferma, enfatizzata, nei valori registrati a inizio 2024: mentre il Pubblico rimane un po' appannato (29%), continua il testa a testa tra lavoro in proprio (35%) e impiego per aziende private (36%), con quest'ultimo che, per la prima volta, appare in vantaggio, seppur di un soffio.

Ma quali preferenze esprimono le diverse generazioni? Il lavoro Pubblico sembra esercitare il maggiore fascino sulle persone di età centrale (45-54 anni, 44%), mentre quello per un'azienda privata conquista soprattutto i più giovani (18-25 anni, 53%) e quanti hanno tra i 35 e i 44 anni (43%). Il lavoro in proprio, invece, appare la prima scelta per gli adulti (55-64 anni, 43%) e gli anziani con oltre 65 anni (41%).

Consideriamo, infine, le preferenze delle professioni. La maggioranza (assoluta, 51%) dei liberi professionisti esprime la propria predilezione verso il lavoro dipendente privato, e la stessa disposizione sembra interessare anche gli studenti (47%). Le casalinghe sembrano schierarsi nettamente a favore del lavoro dipendente tout court, privato (40%) o pubblico (39%) che sia, mentre una certa propensione verso quest'ultimo sembra emergere tra operai e impiegati (rispettivamente, 36 e 37%). Curiosamente, anche tra gli imprenditori è presente una quota non trascurabile (33%) che guarda con simpatia all'impiego pubblico, ma la maggioranza (relativa, 48%) conferma l'attitudine al lavoro autonomo, e lo stesso fanno i pensionati (46%) insieme a chi è disoccupato (49%).



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 10 e il 13 gennaio 2024 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.004 persone (rifiuti/sostituzioni: 4.220), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it

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