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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL VENETO E L'AUTONOMIA REGIONALE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
AUTONOMIA, IL SÌ OLTRE L'80%, MA IL 67% TEME: NON AVVERRÀ
[di Natascia Porcellato]

"Se l'autonomia non arriva entro il 2024, il Governo fallisce": le parole pronunciate da Luca Zaia nei primi giorni di agosto, a Cervia, alla festa della Lega, riecheggiano ancora all'apertura di questo autunno. Sarà questa l'ultima stagione in cui il Veneto non dispone dell'autonomia differenziata? L'obiettivo è ancora oggi largamente sostenuto dall'opinione pubblica del Veneto: secondo i dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, il valore si aggira intorno all'81%, ma dal 2019 ad oggi ha oscillato tra il 73 e l'84%.

Oltre che duraturo e ampio, il favore verso questa istanza appare anche politicamente trasversale. L'autonomia, infatti, raccoglie il sostegno indiscusso degli elettori di centrodestra: 95% tra quelli di Fratelli d'Italia, 89% tra coloro che voterebbero per Forza Italia e la totalità (100%) dei leghisti. Ma una spinta nella direzione della redistribuzione dei poteri dal Centro verso la Regione viene anche da chi voterebbe per i partiti all'opposizione: 76% tra chi guarda al Movimento 5 Stelle, 60% tra quanti voterebbero per il Partito Democratico, e 55% tra quanti si riconoscono nei partiti minori.

Invece, il timore che riconoscere l'autonomia a Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna possa in qualche modo mettere a rischio l'unità nazionale preoccupa una minoranza di intervistati: oggi, il 30%. Questa inquietudine tende ad essere maggiormente presente tra chi guarda ai partiti minori (62%) o al Partito Democratico (41%), mentre si ferma intorno alla media dell'area tra chi voterebbe per il Movimento 5 Stelle (32%). Nettamente meno in ansia, invece, appaiono gli elettori di Fratelli d'Italia (23%), Forza Italia (19%) o Lega (12%).

D'altra parte, il sostegno diffuso e l'idea che non ci saranno conseguenze minacciose per il Paese, insieme alla consapevolezza che oggi al Governo c'è una maggioranza composta di partiti che, in Veneto, sul tema autonomista si sono espressi favorevolmente, non sembra essere sufficiente a rassicurare l'opinione pubblica.

Oggi, infatti, quasi sette intervistati su dieci pensano che "Roma non darà mai l'autonomia al Veneto", e questa componente è lievitata in maniera costante. Dal 47% registrato tra il 2017 e il 2018, si passa al 51% del 2019, per poi arrivare alla rapida escalation del 2023: 53% a gennaio, 63% a marzo, 67% oggi. E, anche in questo caso, l'orientamento appare piuttosto trasversale: il valore più alto lo registriamo tra gli elettori del Movimento 5 Stelle (78%), ma questo scetticismo colpisce in misura diffusa anche chi guarda al Partito Democratico o a Forza Italia (entrambi 66%), chi voterebbe per la Lega (56%) o per i partiti minori (60%).

"Quando il patto si rompe, non sai mai dove vanno i cocci", ha chiosato, ad agosto, Luca Zaia, in conclusione del suo intervento alla festa del suo partito a Cervia. Detto da lui, che sull'autonomia ha fondato il suo patto con i veneti in occasione della rielezione record del 2020, non sembra tanto una minaccia: al più, risuona come la promessa che fanno "gli ottimisti che hanno tutta l'intenzione di fare fortuna".




NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 4 e l'8 settembre 2023 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1006 persone (rifiuti/sostituzioni: 4331), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.sondaggipoliticoelettorali.it
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