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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: IL FUTURO PER I GIOVANI È ALL'ESTERO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
VOGLIA DI ESTERO: 1 GIOVANE SU 2 VEDE UNA VITA LONTANA DALL'ITALIA
[di Natascia Porcellato]

"Per i giovani di oggi che vogliano fare carriera l'unica speranza è andare all'estero"? Sì, secondo la maggioranza (51%) degli intervistati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino. Ma come è cambiata nel tempo tale percezione? Quattordici anni fa, era il 40% a aderire a questa prospettiva di futuro di emigrazione per i giovani, ma già nel 2011 l'indicatore sfiorava la maggioranza assoluta (49%). È tra il 2013 e il 2015, però, che vengono raggiunti i valori più alti (rispettivamente: 59 e 63%). Nel 2017, quando la quota di consenso si attesta al 54%, sembra in parte rientrare il sentimento, ma al contempo si stabilizza: da allora, infatti, il valore oscilla tra il 50% del 2019, il 53% del 2021, fino all'attuale 51%.

La maggioranza dei nordestini ha, dunque, fatto propria la convinzione che per i giovani l'unica speranza di carriera sia fuori dai confini nazionali. Quali settori sono più convinti che questa sia la sola prospettiva possibile? Mentre non si ravvisano differenze sostanziali tra uomini (52%) e donne (51%), dal punto di vista anagrafico, sono le persone di età centrale i più categorici (76%) sulla questione, ma valori superiori alla media sono riscontrabili anche tra coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni (54%) o tra i 45 e i 54 anni (57%). Al di sotto della media, invece, si fermano gli adulti (55-64 anni, 46%), insieme a under-35 (45%) e over-65 (35%).

Considerando la categoria socioprofessionale, invece, emerge una sensibilità più spiccata tra operai (63%) e, comprensibilmente, disoccupati (60%), ma anche tra impiegati e funzionati (55%) e studenti (54%) registriamo un valore superiore alla media dell'area. Intorno a questa soglia, invece, si fermano imprenditori (52%) e liberi professionisti (50%), mentre i meno convinti che partire sia l'unica chance per i giovani che vogliono fare carriera sono casalinghe (45%) e pensionati (37%).

D'altra parte, è proprio l'ultimo Rapporto della Regione Veneto a focalizzare il tema giovanile e tracciare delle prospettive tutt'altro che rosee. Secondo le analisi dell'Ufficio Statistico regionale, "negli ultimi vent'anni l'andamento del trasferimento all'estero è crescente in Veneto come nel resto d'Italia, con una accelerazione dal 2012 e un picco nel 2019". Il rallentamento del 2020 è legato alle restrizioni della Pandemia, ma già nel 2021 il fenomeno expat torna a coinvolgere oltre 9.000 persone: di questi, oltre la metà (4.500) ha un'età compresa tra i 18 e i 39 anni. Che sia studio, lavoro o una scelta di vita, le mete preferite sono a una manciata di ore di volo o treno: Gran Bretagna (26%), Germania (15%) o Francia (9%). Cosa cercano? Probabilmente, Paesi che li valorizzano e consentono loro di esprimersi e crescere; che offrono possibilità basate sul merito; con un sistema di welfare che tratta maternità e cura non come fardelli privati, ma come pubbliche responsabilità.

Il Veneto, su questo, non è un'eccezione, nel panorama nazionale. Spetta, quindi, a tutta la classe dirigente, in senso lato, creare le condizioni affinché, oltre a ragioni per partire, i giovani abbiano anche qualcosa per cui tornare. O restare.



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 12 e il 15 giugno 2023 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1003 persone (rifiuti/sostituzioni: 4464), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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