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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST FAVOREVOLE ALLO PSICOLOGO DI BASE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
CADUTO UN TABÙ CULTURALE: SÌ ALLO PSICOLOGO DI BASE
[di Natascia Porcellato]

Veneto, Friuli-Venezia Giulia e provincia di Trento favorevoli all'istituzione dello psicologo di base: l'indicazione, chiara, emerge dai dati raccolti da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est. Il favore verso l'idea di affiancare ai medici di base un professionista dedicato alla salute mentale dei pazienti raggiunge il 70%, mentre l'area più critica si ferma al 24%.

Secondo numerosi studi, tra i lasciti più pesanti e persistenti della Pandemia va senza dubbio inserito un diffuso disagio psicologico. Questi due anni, però, hanno soprattutto scoperchiato l'inadeguatezza della disponibilità di supporto psicologico pubblico e una certa difficoltà culturale a ricorrere a questo tipo di cura. Nel tentativo di contrastare entrambe queste problematiche vanno quindi inquadrate le recenti iniziative di alcune Regioni, tra cui Veneto e Friuli-Venezia Giulia. In entrambe, infatti, sono stati approvate all'unanimità delle Mozioni che impegnano le rispettive Giunte a istituire lo psicologo di base.

Questa idea sembra essere molto apprezzata dall'opinione pubblica nordestina: 7 su 10, infatti, sono favorevoli, e anche la concordia che ha contraddistinto il voto in aula di entrambi i Consigli trova riflesso presso l'opinione pubblica. In nessun elettorato, infatti, il valore scende sotto la soglia del 66%: l'idea di introdurre lo psicologo di base varia tra il 90% di chi voterebbe per +Europa e il 66% dei sostenitori del Partito Democratico, nell'area di centrosinistra; in quella di centrodestra, oscilla tra il 73% di Forza Italia e il 67% di Fratelli d'Italia; si attesta al 70% tra gli elettori del Movimento 5 Stelle e al 79% tra quelli di Azione-Italia Viva; raggiunge l'84% tra quanti guardano ai partiti minori e il 67% di coloro che sono reticenti.

Divisioni maggiormente interessanti, invece, sembrano essere legate al genere: il favore verso lo psicologo di base tende ad essere più ampio tra le donne (78%) piuttosto che tra gli uomini (61%). Ma se insieme a questa variabile consideriamo anche l'età, possiamo trovare ulteriori indicazioni stimolanti: il maggiore apprezzamento per lo psicologo di base da parte delle donne è tipico di tutte le età.
Lo è sotto i 25 anni, dove ragazze (89%) e ragazzi (72%) sono divisi da 17 punti percentuali, la stessa quota che separa anche le giovani tra i 25 e i 34 anni (85%) dai coetanei maschi (68%).

Lo è tra chi ha tra i 35 e i 44 anni, con donne (87%) e uomini (65%) distaccati da 22 punti percentuali.

Lo è tra le persone di età centrale (45-54 anni), dove uomini (60%) e donne (79%) sono lontani 19 punti percentuali.

Lo è, infine, tra gli adulti, dove sono 20 i punti che separano donne (79%) e uomini (59%). Tra gli anziani, la distanza tende a ridursi (15 punti percentuali), ma scende sotto la media anche lo stesso consenso, di donne (68%) e uomini (53%).

Uno studio Eurispes del 2021, d'altra parte, mostra che sono le donne (30%) più che gli uomini (24%) ad aver cercato supporto psicologico nei dodici mesi precedenti. Ed è forse proprio per rompere quel "Boy's don't cry" che lo psicologo di base sarà fondamentale.


NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 28 ottobre e il 5 novembre 2022 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1002 persone (rifiuti/sostituzioni: 4092), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,1% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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