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OSSERVATORIO SUL NORD EST - VACANZE: LE OPINIONI DI CHI NON LE FA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
VACANZA MIA NON TI CONOSCO, IL 44% NON SI MUOVE DA CASA
[di Natascia Porcellato]

Estate 2022 a casa per oltre il 44% degli intervistati di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento: questo è il primo dato che emerge dalle analisi di Demos per l'Osservatorio sul Nord Est. Perché rimanere a casa? Per il 17% è proprio una scelta deliberata, ma la maggioranza (relativa, 46%) è costretta a questo dalle proprie condizioni economiche. In queste estati casalinghe, il passatempo preferito è passeggiare (58%), ma quasi uno su cinque (19%) resta semplicemente in casa.

Questa è la terza estate dall'inizio della pandemia: il Covid ha reso le ultime due molto incerte ma, complice la campagna di vaccinazione dei mesi scorsi, quella del 2022 sembra essere la più simile a un'estate "pre-virus". I problemi, soprattutto di natura ri-organizzativa, non sono mancati: basta pensare ai numerosi aspiranti vacanzieri lasciati a terra negli aeroporti.

Ma c'è una componente che sceglie di rimanere a casa: oggi, è il 44% dei nordestini a farlo (-8 punti percentuali rispetto al 2018). Ad aver deciso di non partire sono in misura maggiore donne (52%) e anziani con oltre 65 anni (76%), oltre a persone in possesso di un basso livello di istruzione (90%) e residenti in comuni con meno di 15mila abitanti (51%). Se consideriamo la categoria socioprofessionale, poi, possiamo osservare ulteriori tratti interessanti: la decisione di non andare in vacanza appare più popolare tra pensionati (69%) e casalinghe (66%), ma un valore superiore alla media è rintracciabile anche tra i disoccupati (55%). Intorno alla media dell'area, invece, si collocano gli operai (45%), mentre la percentuale diminuisce sensibilmente tra impiegati (20%), imprenditori e liberi professionisti (entrambi 18%), anche se il valore più basso è osservabile tra gli studenti (9%).

Le "ragioni di chi resta" raccontano prioritariamente di problemi economici (46%), e questa quota è in decisa crescita rispetto al 2001 (+16 punti percentuali). Sostanzialmente stabili, invece, sembrano essere le componenti di chi preferisce passare le vacanze a casa (17%) o sceglie altri periodi per farle (6%). Ad essere diminuiti, invece, sono i "forzati al lavoro", coloro che non hanno tempo di andare in vacanza o non fanno ferie d'estate (dal 16% del 2001 all'attuale 10%). Nello stesso arco di tempo, inoltre, si è dimezzata (dal 32 al 16%) la componente che non va in vacanza per problemi di anzianità o malattia. Il 5%, infine, non si muove per paura del Covid.

Ma cosa preferiscono fare nelle serate estive i nordestini che non partono per le vacanze? Il 58% ama passeggiare per le strade di città e paesi, l'8% tornerà a frequentare feste popolari o sagre, mentre il 15% cercherà svago a concerti musicali o in altre attività, come ad esempio il cinema estivo o gli spettacoli teatrali e di danza.

Quasi un nordestino su cinque (19%), però, dichiara che resterà semplicemente a casa sua. E, in fin dei conti, "essere in vacanza è non avere niente da fare e avere tutto il giorno per farlo", come diceva Robert Orben. E forse nessun luogo può accogliere il dolce far niente come casa propria.



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 5 e l'8 luglio 2022 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1009 persone (rifiuti/sostituzioni: 3728), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 2,82% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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