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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: I GIOVANI FAVOREVOLI ALLA CHIRURGIA ESTETICA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL RITOCCHINO SPOPOLA TRA I GIOVANI MASCHI
[di Natascia Porcellato]

"È giusto che una persona, se desidera modificare l'aspetto estetico del proprio corpo, ricorra alla chirurgia"? Secondo i dati analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, è (moltissimo o molto) d'accordo con questa opinione il 44% degli intervistati.

Per due anni, la nostra vita è stata segnata dalle ondate di contagio da Covid-19: queste hanno definito quanto e quando potevamo uscire, chi potevamo incontrare e per quali ragioni. "L'altro" è diventato una potenziale minaccia, da incrociare meno possibile. Questo, però, è fortemente in contrasto con la socialità umana. Così, sono intervenuti videochiamate e messaggi a cercare di ridurre le distanze rese necessarie dalla condizione sanitaria. Come tutto questo ha cambiato il rapporto con il corpo? Un indicatore indiretto può essere proprio l'accettazione sociale della chirurgia estetica.

Guardando alla serie storica, possiamo osservare come sia variata l'opinione. Vent'anni fa, era il 37% a sostenere la legittimità del ritocco estetico del corpo. Nel 2005, il valore si assesta al 35%, per poi scendere al 26% cinque anni più tardi. Nel 2014, però, il sostegno all'intervento chirurgico per cambiare un corpo che non soddisfa risale e raggiunge il 32%, valore sostanzialmente confermato (31%) nel 2018. Oggi, è il 44% dei nordestini a schierarsi a favore della chirurgia estetica, ed è il valore più ampio registrato da questo Osservatorio.

Come cambia questa opinione nelle diverse generazioni? È tra i più giovani (18-24 anni) che il sostegno all'idea che sia giusto modificare il proprio corpo anche attraverso il bisturi raggiunge la dimensione più ampia (76%), ma valori superiori alla media (e alla maggioranza assoluta) sono rintracciabili anche tra coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni (60%) e le persone di età centrale (35-54 anni, 53%). Il sostegno al ritocchino estetico, invece, scende al 31% tra gli adulti e tocca il suo consenso minimo tra gli anziani (22%). Guardando al genere, invece, non sembrano emergere particolari distinguo tra uomini (45%) e donne (43%).

Se però consideriamo insieme il genere e l'età, possiamo individuare indicazioni interessanti. In linea generale, nelle diverse età, la distanza tra uomini e donne non appare così ampia, segno che la visione della chirurgia estetica è condivisa dai generi all'interno delle stesse generazioni. C'è, però, un'eccezione, ed è costituita dai giovani con meno di 25 anni: tra di loro, infatti, i ragazzi mostrano un sostegno nettamente più ampio (87%) rispetto a quello manifestato dalle coetanee (64%).

Infine, consideriamo il fattore socioprofessionale. In questo caso, l'idea che sia lecito ritoccare il proprio corpo attraverso un intervento chirurgico appare più popolare tra gli studenti (84%) e i liberi professionisti (65%), impiegati e disoccupati (entrambi 56%), ma si colloca al di sopra della media dell'area anche tra gli operai (48%). Ad essere meno propensi a ricorrere al bisturi per modificare il corpo, invece, sono gli imprenditori e i lavoratori autonomi (31%), le casalinghe (35%) e i pensionati (23%).



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 13 e il 15 aprile 2022 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1000 persone (rifiuti/sostituzioni: 4931), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.59% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Sara Garbin ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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