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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST HA PAURA DELLA GUERRA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
LA PAURA DELLA GUERRA. INVIARE ARMI? UN ERRORE
[di Natascia Porcellato]

È uno sguardo inquieto, quello che il Nord Est rivolge ai prossimi mesi. Secondo i dati analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, l'87% si dichiara molto o abbastanza preoccupato per la guerra in Ucraina e il 71% teme che il conflitto degeneri a dimensione mondiale.

Entrambe queste paure sembrano essere diffuse in maniera trasversale: in tutti i settori, infatti, la preoccupazione per la guerra in Ucraina è pari o superiore al 70%, mentre il timore di una nuova guerra mondiale si mantiene sempre al di sopra della soglia della maggioranza assoluta.

Forse legato al timore che il conflitto degeneri e si allarghi, il sostegno verso la scelta dei paesi europei di inviare armi in Ucraina si ferma al 39%, mentre la maggioranza (54%) giudica negativamente questa decisione e il 7% non si esprime.
Dal punto di vista politico, gli unici che si schierano a favore della decisione europea sono i sostenitori del Partito Democratico (53%): in tutti gli altri, infatti, prevale l'idea che l'invio delle armi a Kiev sia sbagliato. È così tra chi voterebbe per il Movimento 5 Stelle (53%) o Fratelli d'Italia (53%), tra chi guarda a Forza Italia (58%) o alla Lega (57%).

Più interlocutorio, invece, sembra essere il parere sulle sanzioni economiche che sono state inflitte alla Russia in conseguenza dell'attacco partito il 24 febbraio scorso. Le misure che l'Occidente ha messo in atto per tentare di piegare Putin al tavolo delle trattative, infatti, convincono pienamente solo il 7% dei nordestini, il 49% le ritiene utili, ma non decisive, e il 39% le giudica del tutto inutili.
Anche in questo caso, osserviamo il giudizio espresso dai diversi elettorati. È tra i sostenitori del M5s che sale la convinzione dell'efficacia delle sanzioni (16%), mentre tra quelli del Pd appare più ampia la componente che le ritiene utili, ma non risolutive (67%). Gli elettori di Forza Italia (56%), Lega (45%) e FdI (48%), invece, mostrano una maggiore propensione a considerare le sanzioni del tutto inefficaci.
D'altra parte, la maggioranza (relativa, 48%) dei nordestini ritiene che le misure punitive attuate stiano danneggiando l'economia russa e quella nazionale in ugual misura, il 33% considera che il conto più salato lo stia pagando l'Italia e solo il 17% pensa stiano nuocendo soprattutto a Mosca.

Gli elettorati più convinti che le sanzioni che dovrebbero colpire la Russia in realtà stiano rovinando soprattutto l'economia nazionale sono quelli di Lega (46%) e M5s (42%), Forza Italia (39%) e FdI (54%). È solo tra quelli del Pd, infatti, che si fa più ampia (56%) l'idea che le sanzioni stiano colpendo ugualmente l'economia Russa e quella italiana.

La tensione verso est, dunque, sembra richiamare un'inquietudine di fondo, tutta economica: l'86% dei nordestini teme lo spettro della recessione, preoccupazione che si allarga tra gli elettori del M5s (90%), si mantiene intorno alla media dell'area tra quanti guardano a Pd (86%), Lega o FdI (entrambi 87%) e scende (si fa per dire, 74%) tra quelli di Forza Italia.



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 13 e il 15 aprile 2022 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1000 persone (rifiuti/sostituzioni: 4931), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.59% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Sara Garbin ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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