demos & PI
contatti area riservata
RAPPORTO GLI ITALIANI E LO STATO OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE IL MONDO A NORDEST MONITOR ITALIA LE INDAGINI EUROPEE
ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST
Triveneto: la sanità pubblica soddisfa una minoranza
(8 maggio 2024)
vedi »
Nord Est: 6 su 10 vorrebbero cambiare lavoro
(1 maggio 2024)
vedi »
L'antifascismo a Nord Est
(24 aprile 2024)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA
X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza
(21 luglio 2011 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO
Rapporto 2005
(giugno 2005 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2004
(gennaio 2004 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2002
(giugno 2002 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST
Rapporto 2007
(gennaio 2007 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2005
(gennaio 2005 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE
Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto
(15 maggio 2015)
vedi »
Il Veneto e la lega
(9 marzo 2015)
vedi »
I veneti e l'informazione
(18 dicembre 2009)
vedi »
OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST SI ESPRIME SULLA LEGGE SULL'ABORTO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
ABORTO, SCENDE LA RICHIESTA DI UNA LEGGE PIÙ RESTRITTIVA
[di Natascia Porcellato

"Bisogna rivedere la legge sull'aborto per limitare i casi in cui è lecito": con questa affermazione è d'accordo, oggi, un nordestino su tre. Secondo le analisi di Demos per Il Gazzettino, questo è il punto più basso di adesione all'idea di mettere mano in senso restrittivo alla legge 194 del 1978 che regola l'interruzione volontaria di gravidanza.

Infatti, guardando alla serie storica dell'Osservatorio sul Nord Est, vediamo che, quello di oggi, è il valore minimo registrato negli ultimi 15 anni. Nel 2007, era il 44% dei rispondenti di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento a ritenere necessaria una revisione della legge sull'aborto attualmente in vigore. Questa percentuale si mantiene sostanzialmente stabile in tutto il decennio successivo: la quota varia tra il 42 e il 46% tra il 2008 e il 2011; raggiunge la sua punta massima nel 2013 (48%); si attesta stabilmente al 44% tra il 2014 e il 2017; approda al 40% nel 2018, e scende ulteriormente oggi, arrivando a coinvolgere il 33% dei nordestini.

Vediamo come cambia l'orientamento nei diversi settori sociali. Tra uomini (33%) e donne (34%) non sembra esserci differenza, ma è guardando insieme al genere anche l'età che sembrano emergere maggiori elementi di riflessione. Tra le più giovani, l'idea che la 194 debba essere rivista in senso limitativo non va oltre il 7%, ma tra i coetanei lo stesso orientamento raggiunge il 25%. Diverso, invece, l'equilibrio osservato tra coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni: qui, le donne sono in linea con la media femminile (34%), mentre gli uomini che vorrebbero fosse rivista la legge sono meno della metà (15%). Un perfetto equilibrio di genere, invece, è ravvisabile tra chi ha tra i 35 e i 44 anni (entrambi 31%), e una tendenza del tutto simile è presente anche tra gli adulti (55-64 anni), tra cui la distanza tra la posizione femminile (21%) e maschile (25%) è minimale. All'opposto, è tra gli uomini tra i 45 e i 54 anni che l'idea di modificare in senso restrittivo la normativa sull'interruzione volontaria di gravidanza raggiunge quasi la metà dei consensi (49%), mentre lo stesso orientamento si dimezza (24%) tra le coetanee. Infine, osserviamo gli orientamenti delle persone più anziane: tra gli uomini, il favore verso l'idea di rendere più strette le maglie di applicazione della 194 raggiunge il 42%, ma tra le coetanee supera la maggioranza assoluta (55%).

Un'altra variabile interessante da vedere è quella legata alla religiosità, data la posizione contraria della Chiesa. Come atteso, l'idea di intervenire per limitare l'aborto è più alta tra coloro che vanno a Messa assiduamente (57%), si colloca intorno alla media dell'area tra quanti vi si recano saltuariamente (36%) e si ferma al 19% tra i non praticanti.

È la politica, però, a dividersi nel modo meno scontato: chi voterebbe per Forza Italia si ferma intorno alla media (36%), gli elettorati che più si orientano verso una revisione in senso restrittivo della 194 sono quelli di FdI (51%) e del M5s (44%), mentre i meno propensi a intervenire sono i sostenitori di Pd (29%) e Lega (22%).



NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra l'8 e il 9 febbraio 2022 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1031 persone (rifiuti/sostituzioni: 4273), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,05% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Sara Garbin ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.
home  |  obiettivi  |  organizzazione  |  approfondimenti  |  rete demos & PI  |  partner  |  privacy step srl  ::  p. iva 02340540240