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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: L'INFLAZIONE PREOCCUPA PIÙ DELLA DISOCCUPAZIONE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
I VERI ALLARMI A NORD EST: BOLLETTE E COSTO DELLA VITA
[di Natascia Porcellato]

Allarme caro-bollette in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e provincia di Trento: secondo i dati analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, complessivamente è il 95% degli intervistati a dichiararsi molto (69%) o abbastanza (26%) preoccupato per gli aumenti annunciati (e in parte già arrivati) in questi giorni. Non stupisce, quindi, che l'agenda dei problemi stilata dai nordestini sia guidata proprio dalla necessità di frenare il costo della vita, indicata da quasi tre intervistati su dieci (29%). Seguono, a una certa distanza, la preoccupazione per il deterioramento ambientale (16%) e la necessità di agire per contrastare la disoccupazione e per migliorare la qualità dei servizi sociali e sanitari (entrambe 14%). La riduzione delle tasse (11%), il contrasto alla criminalità comune (9%), la gestione dell'immigrazione (7%) e il miglioramento della viabilità (2%) chiudono l'elenco dei settori proposti.

Come sono cambiate nel tempo le priorità del Nord Est? Rispetto al 2013, il quadro sembra essere molto cambiato: nove anni fa, infatti, era la disoccupazione (53%) a dominare le inquietudini dell'opinione pubblica, mentre attualmente la preoccupazione per il lavoro è limitata al 14%. L'aumento dei prezzi, che attualmente è in testa alla graduatoria, era allora la seconda priorità, ma con un valore sostanzialmente dimezzato (15%). Il deterioramento ambientale, che oggi desta apprensione nel 16% dei nordestini, allora era fermo al 3%. D'altra parte, nel 2013 il Paese stava ancora uscendo dalla crisi economica iniziata nel 2008 e il tema della difficile ripresa dell'occupazione catalizzava la maggioranza delle apprensioni. Più simile a quella odierna, invece, sembra essere l'agenda osservata nel 2004: il costo della vita era ugualmente al primo posto, e con un valore del tutto simile (30%), ma allora appariva più sensibile la questione-sicurezza legata alla criminalità comune (14%), mentre meno intensa era l'enfasi posta sul deterioramento ambientale (8%).

Come si declinano le preoccupazioni dal punto di vista socioprofessionale? A chiedere di intervenire sulla lievitazione dei prezzi sono in misura maggiore gli operai (36%) e gli impiegati (34%), anche se il valore massimo lo possiamo osservare tra le casalinghe (43%). La necessità di agire sul fronte del deterioramento ambientale, invece, viene auspicata da un fronte piuttosto variegato che coinvolge funzionari (21%), imprenditori (41%), studenti (34%), disoccupati (28%) e liberi professionisti (20%). Il miglioramento della qualità dei servizi sociali e sanitari, invece, trova maggiori consensi tra lavoratori autonomi (18%) e casalinghe (27%). Il tema della disoccupazione appare piuttosto trasversale dal punto di vista professionale, mentre la richiesta di intervenire per ridurre la tassazione proviene soprattutto dai liberi professionisti (23%). La richiesta di agire sulla criminalità comune, infine, tende a crescere tra casalinghe (15%) e pensionati (13%), mentre sono gli operai (11%) a mostrare una sensibilità superiore alla media per il tema della gestione dell'immigrazione.



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra l'8 e il 9 febbraio 2022 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1031 persone (rifiuti/sostituzioni: 4273), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,05% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Sara Garbin ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it

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