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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: LA PANDEMIA FA CRESCERE IL NUMERO DEI LETTORI DI LIBRI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
UNO SU 5 ORA LEGGE DI PIÙ RISPETTO AL PRE-PANDEMIA
[di Natascia Porcellato]

Nel marzo del 2020, quando tutto era chiuso, i librai non sono stati a guardare: chi si è inventato le consegne a domicilio e chi ha organizzato incontri con gli scrittori on-line; chi ha letto libri al telefono e chi ha offerto letture animate per bambini via piattaforma. Ognuno a modo suo si è messo a servizio del territorio, diventando un vero e proprio punto di riferimento in una fase tanto difficile. E in aprile, dopo sei settimane di lockdown durissimo, tra i primi a poter riaprire c'erano loro: i librai. Attraverso questa decisione, il Governo ha sancito che i libri sono dei beni di prima necessità e che quindi, al pari di farmacie e supermercati, le librerie devono essere sempre aperte.

C'è, diffusa, la sensazione che il 2020 abbia in qualche modo cambiato il nostro rapporto con i libri e, secondo i dati elaborati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est, almeno in parte è così. Più di 1 nordestino su 5 (22%) dichiara che, rispetto a prima della pandemia, legge di più, il 49% non ha cambiato il proprio rapporto con i libri e il 5% si è allontanato dalla lettura; sullo sfondo, rimangono i "non lettori" (23%).

Quali sono le preferenze dei lettori nordestini? Scelti da uno su due (50%), i romanzi si collocano nettamente al primo posto. A prediligerli sono in misura maggiore le donne (63%), oltre agli under-25 (56%) e gli adulti tra i 45 e i 54 anni (61%). Al secondo posto, troviamo la saggistica (17%), che invece è apprezzata soprattutto dagli uomini e da coloro che hanno tra i 55 e i 64 anni (entrambi 26%). Seguono, i libri di racconti (13%), in questo caso scelti dalle persone di età centrale (18%), mentre le biografie (9%) conquistano i lettori tra i 35 e i 44 anni (14%) e di genere maschile (13%). I fumetti (5%), infine, piacciono soprattutto agli uomini e ai giovani tra i 25 e i 34 anni (entrambi 10%).

Ma come leggono i nordestini? Il 65% dichiara di farlo rigorosamente sfogliando pagine vere, mentre è il 30% a combinare libri cartacei ed e-book; una minoranza (5%), invece, sceglie solo questi ultimi. Sulla questione, emerge una discriminazione generazionale piuttosto marcata: infatti, i libri di carta sono preferiti in misura maggiore da adulti (86%) e anziani (87%), mentre gli ortodossi del digitale sono soprattutto persone tra i 25 e i 34 anni (14%) o di età centrale (35-44 anni, 10%). Il mix dei due supporti, invece, affascina la maggioranza degli under-25 (51%), ma coinvolge anche il 41% dei giovani tra i 25 e i 34 anni e il 46% di chi ha tra i 35 e i 44 anni.

Il futuro dei libri è su carta o digitale? Il Nord Est non ha alcun dubbio: il 92% pensa che il libro di carta sia "un oggetto di grande valore culturale e non potrà mai essere sostituito da quello digitale", mentre è una minoranza (8%) a ritenere che "sarà sostituito da quello digitale".

In formato digitale o stampato su carta che siano, per libri e librai la sfida sembra essere la conquista di quel 23% che dichiara di non leggere. Perché, infine, un "non lettore" è solo un lettore che non ha incontrato il suo primo libro da amare.






NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 23 e il 27 novembre 2021 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1006 persone (rifiuti/sostituzioni: 6687), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Sara Garbin ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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