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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST PREFERISCE L'AUTO IBRIDA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
AUTO NUOVA, LA SCELTA ORA È SOPRATTUTTO IBRIDA
[di Natascia Porcellato]

Se oggi dovesse acquistare un'automobile nuova, quale comprerebbe? Secondo i dati analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, l'opinione pubblica dell'area guarderebbe prima di tutto a un'ibrida (38%) o elettrica (19%): complessivamente, è il 57% a orientarsi su questo tipo di tecnologia. Al contrario, quanti prediligono veicoli alimentati a motore termico - benzina (15%), diesel (10%) o metano/gpl (12%) - raggiungono il 37%.

La mobilità elettrica è una delle sfide più importanti che la transizione ecologica pone al Paese: rinnovare il parco auto in direzione sostenibile è infatti uno dei traguardi principali, in un Paese fortemente dipendente dal trasporto privato. Per questo, l'Ecobonus che ha sostenuto la diffusione di auto ad alimentazione elettrica o ibrida tra il 2019 e il 2021 è stato un sostegno importante. Il mancato rifinanziamento del provvedimento nella Legge di Bilancio 2022 è stato accolto da numerose proteste degli operatori di settore, tanto che ora il Governo sembra intenzionato a rilanciare l'azione di sostegno al rinnovo del parco auto in ottica sostenibile impiegando fondi del PNRR.

Il Nord Est è pronto a raccogliere questa sfida? Sì, almeno in parte: oggi è il 57% degli intervistati a dichiarare che, se dovesse comprare un'auto, andrebbe verso una ad alimentazione ecologica. E lo farebbe in via prioritaria proprio per aiutare l'ambiente (71%), mentre è una minoranza che mette in luce il vantaggio economico derivante dal risparmio sul carburante (20%) o la presenza soddisfacente di colonnine di ricarica sul territorio (9%).

Come si caratterizza il profilo di chi è attratto dalle auto ecologiche? Sono in misura maggiore i giovani con meno di 34 anni (66-68%) e persone di età centrale (35-54 anni, 60-61%) a considerare con interesse questi veicoli, mentre guardando al livello di istruzione emerge come questa scelta sia prediletta da chi è in possesso di un diploma o una laurea (66%). Professionalmente, poi, osserviamo una propensione superiore alla media verso le auto elettriche o ibride tra liberi professionisti e studenti (entrambi 69%), oltre che tra disoccupati (67%) e impiegati (64%). Infine, consideriamo il fattore urbano: l'attenzione per i veicoli ecologici appare più alta nei centri con oltre 50mila abitanti (68%), rispetto alle realtà di piccole o medie dimensioni (51-55%).

Larghe parti dell'opinione pubblica dell'area, dunque, sembrano essere piuttosto sensibilizzate al tema delle auto ecologiche. Ma quali sono le ragioni di chi invece, ancora oggi, preferirebbe un'auto a combustibile tradizionale? Innanzitutto, il costo: il 39% ritiene che quelle ecologiche siano troppo care. Poi, le infrastrutture: il 26% segnala la mancanza di colonnine di ricarica. Ancora, l'affidabilità: il 23% semplicemente non si fida. Infine, il disorientamento: il 12% non sa dire perché, ma non le vorrebbe. Economicità, infrastrutturazione, cultura: queste, dunque, sono le principali leve da usare per rendere veramente attuabile la proposta europea di imporre lo stop alla vendita di auto nuove a motore termico dal 2035.

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 23 e il 27 novembre 2021 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1006 persone (rifiuti/sostituzioni: 6687), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Sara Garbin ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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