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OSSERVATORIO SUL NORD EST - PER IL NORD EST IL COVID METTE IN PERICOLO LA DEMOCRAZIA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
STRETTA COVID: PER IL 46% METTE IN CRISI ECONOMIA E DEMOCRAZIA
[di Natascia Porcellato]

"Le misure prese per contrastare l'epidemia di Coronavirus devono cessare il prima possibile perché mettono a rischio l'economia e la democrazia": con questa opinione si dichiara d'accordo il 46% dei nordestini intervistati. L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, si occupa oggi della percezione di pericolo per l'economia e la democrazia dell'opinione pubblica in questa fase di emergenza sanitaria. Rispetto a maggio dell'anno scorso, quando la percentuale si fermava al 45%, rileviamo una sostanziale stabilità.

Viviamo da ormai oltre un anno uno stato di sospensione dei diritti: in nome della crisi sanitaria, infatti, abbiamo sacrificato, quasi senza esserne consapevoli, buona parte delle libertà di cui abbiamo goduto dal Secondo dopoguerra in poi. Proibito uscire di casa, se non per necessità, salute o lavoro, e obbligo di stare ad almeno due metri dalle altre persone. Proibito incontrare amici e parenti, stretti o meno, e obbligo di indossare la mascherina. Proibito uscire dai confini -regionali, provinciali, comunali-, e obbligo di autocertificare i propri spostamenti. Proibito andare a scuola, e obbligo di didattica a distanza. Proibito riunirsi, e obbligo di coprifuoco dalle 22 alle 5. Infine, proibito lavorare, se si appartiene a una delle categorie "non necessarie", e obbligo di certificare le perdite, per avere sostegni o indennizzi. E che questo sia uno stato di rischio per l'economia e la democrazia, è chiaro a poco meno di un nordestino su due.

Quali sono i settori socioprofessionali maggiormente sensibili? La preoccupazione tende a crescere tra casalinghe (63%), imprenditori e lavoratori autonomi (59%). In linea con il valore medio, invece, si collocano operai e disoccupati (entrambi 47%) e pensionati (48%). I meno inquieti, sul fronte del rischio per economia e democrazia, sembrano essere impiegati (36%), studenti (30%) e liberi professionisti (25%).

Politicamente, poi, gli elettori più ansiosi per la tenuta del sistema economico e democratico sembrano essere quelli della Lega e di FdI: tra di loro, infatti, le percentuali raggiungono rispettivamente il 70 e 62%. In linea con la media dell'area, invece, si collocano i sostenitori di Forza Italia (46%), mentre al di sotto di questa soglia troviamo coloro che voterebbero per il Pd e per i partiti minori (29% in entrambi i settori) e quanti si rivolgono al M5s (26%). Anche chi si colloca nell'area grigia dell'indifferenza o della reticenza mostra una preoccupazione inferiore alla media dell'area (36%).

Eppure, come osservava un anno fa l'allora Presidente della Corte costituzionale Marta Cartabia, "nella Carta costituzionale non si rinvengono clausole di sospensione dei diritti fondamentali da attivarsi nei tempi eccezionali, né previsioni che in tempi di crisi consentano alterazioni nell'assetto dei poteri". La vera sfida, dunque, è proprio sorvegliare questo monito, tenendo sempre presente i criteri che individua la stessa Costituzione per l'azione in tempi eccezionali: necessità, proporzionalità, bilanciamento, giustiziabilità e temporaneità.


NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 3 e il 6 febbraio 2021 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1007 persone (rifiuti/sostituzioni: 4115), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Sara Garbin ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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