demos & PI
contatti area riservata
RAPPORTO GLI ITALIANI E LO STATO OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE IL MONDO A NORDEST MONITOR ITALIA LE INDAGINI EUROPEE
ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST
Triveneto: la sanità pubblica soddisfa una minoranza
(8 maggio 2024)
vedi »
Nord Est: 6 su 10 vorrebbero cambiare lavoro
(1 maggio 2024)
vedi »
L'antifascismo a Nord Est
(24 aprile 2024)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA
X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza
(21 luglio 2011 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO
Rapporto 2005
(giugno 2005 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2004
(gennaio 2004 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2002
(giugno 2002 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST
Rapporto 2007
(gennaio 2007 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2005
(gennaio 2005 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE
Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto
(15 maggio 2015)
vedi »
Il Veneto e la lega
(9 marzo 2015)
vedi »
I veneti e l'informazione
(18 dicembre 2009)
vedi »
OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST SI PENSA ESENTE DALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
CRIMINALITÀ ORGANIZZATA? "ESISTE" SOLO PER UNO SU 5
[di Natascia Porcellato]

"Diglielo, che noi siamo i Casalesi di Eraclea": questo è uno dei passaggi rivelatori delle intercettazioni effettuate nell'ambito di "At Last", una delle principali inchieste anticamorra condotte in Veneto negli ultimi anni. Una realtà, quella della criminalità organizzata, che, stando alle numerose e ampie indagini delle forze dell'ordine, si fa sempre più presente e pesante in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e in provincia di Trento. Eppure, secondo i dati raccolti da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, sembra che l'opinione pubblica riesca a percepire a fatica questa presenza. A ritenere mafia, camorra e `ndrangheta molto o abbastanza diffuse nella propria zona è poco più di un intervistato su cinque (21%), mentre la stragrande maggioranza (76%) giudica poco o per niente rilevante questa presenza.

Se guardiamo a come è mutata la percezione della presenza mafiosa, osserviamo come, dopo una fase di leggera crescita della consapevolezza sociale del fenomeno, oggi questa si stia nuovamente ritirando. Nel 2010, infatti, era il 19% a ritenere la criminalità organizzata molto o abbastanza radicata nella propria zona; il valore si assesta al 22% nel 2013 e raggiunge il 28% nel 2017, per scendere, oggi, al 21%, segnando una diminuzione di 7 punti percentuali.

In quali settori socioprofessionali appare più ampia la consapevolezza della presenza mafiosa? Innanzitutto, rileviamo come questa appaia sempre minoritaria; tuttavia, l'idea che mafia, camorra e `ndrangheta siano radicate e vicine appare presente soprattutto tra tecnici e impiegati (30%), oltre che tra liberi professionisti e studenti (28%). Non lontani dal valore medio, invece, si collocano lavoratori autonomi e disoccupati (20%), mentre è tra operai, casalinghe e pensionati (tutti intorno al 16%) che la percezione appare più rarefatta.

Come è mutata la presenza della mafia nell'ultimo decennio? Il 28% dei nordestini ritiene sia aumentata, mentre il 40% la giudica stabile; l'8% pensa sia diminuita e il 14% dichiara che non c'è e non c'è mai stata.

Rispetto al 2010, sembra essere timidamente cresciuta l'idea che le organizzazioni mafiose si siano radicate nel Nord Est. Infatti, sono cresciute le componenti che giudicano aumentata (+4 punti percentuali) o rimasta stabile (+3) la criminalità organizzata, mentre una certa riduzione è rintracciabile tra coloro che la ritengono ridotta (-4) o, in misura ancora più marcata, ne negano in toto la presenza, sia passata che presente (-7).

Nel prossimo futuro, le condizioni che possiamo attenderci appaiono l'ideale per l'azione delle cosche. Infatti, saranno mesi di dura crisi economica e grande sofferenza sociale, in un contesto che è stato messo a dura prova da un isolamento lungo oltre un anno che minaccia la tenuta comunitaria dei nostri territori. Vigilare su questo, a ogni livello, non sottovalutando alcun segnale, neanche il più piccolo, programmando interventi che mettano i singoli e la comunità al riparo da lusinghe mafiose, sarà centrale per non dare cittadinanza ad altri "Casalesi di Eraclea".



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 4 e il 6 novembre 2020 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1001 persone (rifiuti/sostituzioni: 6203), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.10% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Sara Garbin ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
home  |  obiettivi  |  organizzazione  |  approfondimenti  |  rete demos & PI  |  partner  |  privacy step srl  ::  p. iva 02340540240