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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST SI INFORMA SU COVID-19

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
TV, WEB E GIORNALI. INFORMARSI SUL VIRUS È QUESTIONE VITALE
[di Natascia Porcellato]

In questa fase di crisi ed epidemia, come si sono informati i nordestini? Secondo i dati raccolti da Demos per il Gazzettino, il mass media preferito è la televisione: il 62% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di aver utilizzato soprattutto il piccolo schermo per capire cosa stesse succedendo e quali comportamenti tenere. In questa analisi dell'Osservatorio sul Nord Est, al secondo posto troviamo i siti Internet istituzionali, utilizzati in maniera prevalente dal 19% dei nordestini. Sostanzialmente appaiati (8%), poi, sembrano essere quotidiani e social network, mentre la radio appare la meno utilizzata (3%).

Da fine febbraio in poi, abbiamo imparato a scandire il tempo con dei nuovi riti legati al bisogno di sapere e capire cosa stesse succedendo nel nostro Paese. Così, per molti sono diventati familiari le conferenze stampa della Protezione Civile e dei Presidenti di Regione. È stato irrinunciabile assistere alle dirette del Presidente del Consiglio. E importante vedere i messaggi video di numerosi Primi cittadini che hanno cercato in questo modo di tenere insieme le proprie comunità, nonostante la clausura forzata. Il ruolo dei mass media nella gestione di questa epidemia sarà un interessante campo di studi, in futuro.

Ma quale profilo socio-demografico è possibile tracciare per i diversi mass media? La televisione è preferita soprattutto dagli adulti tra i 55 e i 64 anni (70%) e dagli anziani con oltre 65 anni (85%), oltre che dalle donne (66%) e da chi è in possesso di un livello di istruzione basso (84%) e medio (74%). I siti Internet istituzionali, invece, sono una fonte di informazione in misura maggiore tra i giovani under-25 (29%), ma è tra chi ha tra i 25 e i 44 anni che la percentuale sale di più, superando il 36%. Dal punto di vista del genere, non emergono distinzioni sostanziali tra donne (17%) e uomini (21%), mentre guardando all'istruzione emerge come siano soprattutto coloro che sono in possesso di un diploma o una laurea ad averli consultati più spesso (32%). Anche per i social network emerge un profilo simile a quello tracciato per i siti Internet: il maggior utilizzo è tra gli under-44 (11-15%) e tra chi ha un alto livello di istruzione (11%). I quotidiani, invece, mostrano una trasversalità eccezionale, oscillando tra il 5 e l'11% nei diversi settori considerati.

Vediamo, infine, la relazione con la fruizione di Internet. Tra chi utilizza la Rete solo occasionalmente, la televisione è il canale preferito (73%), con il ruolo di siti Internet (11%), giornali (9%) e social network (4%) piuttosto limitato. Gli internauti quotidiani, invece, sembrano essere quelli che manifestano la maggiore varietà: poco più di uno su due (51%) ha utilizzato la televisione per informarsi, mentre il 26% lo ha fatto attraverso siti Internet e l'11% con i social network, lasciando stabile il valore di quotidiani (8%) e radio (3%). Tra chi non utilizza Internet, invece, è la televisione a imporsi come media predominante (90%), lasciando quotidiani (8%) e radio (2%) a dividersi le briciole.



NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 11 e il 13 marzo 2020 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1003 persone (rifiuti/sostituzioni: 5682), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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