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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST - SEMPRE ALTA LA PREFERENZA PER I CONTANTI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
CONTANTI IN RIBASSO. PIU' USATI BANCOMAT E CARTE DI CREDITO
[di Natascia Porcellato]

A che punto siamo con la smaterializzazione del denaro in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia autonoma di Trento? Secondo i dati analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, i soldi in contanti (46%) sono il mezzo di pagamento preferito dei nordestini per gli acquisti di tutti i giorni. Al secondo posto, troviamo il bancomat (37%) che precede abbondantemente le carte di credito (13%). Ancora piuttosto residuale, invece, la percentuale di intervistati che predilige lo smartphone (3%). Tuttavia, se consideriamo complessivamente quanti utilizzano più volentieri i pagamenti elettronici rispetto alla modalità tradizionale, vediamo che sono ormai la maggioranza assoluta (53%) dei nordestini.

Chi preferisce usare i soldi in contanti? Il profilo appare piuttosto interessante. Sono in misura maggiore i ragazzi con meno di 25 anni (55%) e gli anziani che hanno superato i 65 (60%), oltre a quanti sono in possesso di un basso livello di istruzione (77%), a dimostrare un certo attaccamento alla moneta reale. Dal punto di vista socio-professionale, invece, a preferire questa modalità di pagamento nella quotidianità sono i lavoratori autonomi (58%) e le casalinghe (67%), oltre ai disoccupati (56%), ai pensionati (54%) e agli studenti (53%).

I pagamenti elettronici tramite le carte di debito, invece, sono prediletti dai giovani tra i 25 e i 34 anni (42%), dalle persone di età centrale (35-44 anni, 50%) e dagli adulti (55-64 anni, 42%). Considerando il titolo di studio, possiamo vedere che il bancomat è apprezzato soprattutto da coloro che hanno conseguito un diploma o una laurea (50%), mentre se guardiamo alla condizione lavorativa, sono i liberi professionisti (43%) e gli impiegati (56%) a scegliere questa modalità di pagamento.
L'uso di carte di credito, invece, appare più frequente tra gli adulti tra i 45 e i 54 anni (21%), oltre che tra i tecnici (21%) e chi esercita una libera professione (20%).

Interessante, inoltre, è osservare come l'utilizzo di smartphone, in generale piuttosto limitato, appaia più frequente tra i giovani con meno di 35 anni (7%) e tra gli studenti (9%), caratterizzandosi, almeno per il momento, come una modalità di pagamento "generazionale".

Al di là dell'uso quotidiano, quali tra questi sistemi vengono giudicati più comodi? Al primo posto si afferma il bancomat (44%), che precede sia i soldi in contanti (36%) che le carte di credito (13%), lasciando all'ultimo posto gli smartphone (6%).
Il pagamento che viene giudicato più sicuro, invece, è quello in banconote e monete (40%), che precede di misura le carte di debito (38%). Carte di credito (16%) e smartphone (3%), invece, sembrano suscitare meno tranquillità.

Infine, analizziamo il giudizio sulla semplicità di utilizzo delle diverse modalità di pagamento. La graduatoria appare piuttosto simile a quella osservata per la dimensione della sicurezza: i contanti occupano la prima posizione (41%), precedendo di poco il bancomat (39%), e lasciando in coda, distanziate, le carte di credito (13%) e gli smartphone (6%).



NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 11 e il 13 marzo 2020 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1003 persone (rifiuti/sostituzioni: 5682), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it

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