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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: INTERNET NON È (ANCORA) UN DIRITTO DI TUTTI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
INTERNET? PER LA MAGGIORANZA NON FONDAMENTALE O DANNOSO
[di Natascia Porcellato]

Internet è un nuovo diritto? Questa è la domanda a cui l'Osservatorio sul Nord Est cerca una risposta oggi. Secondo i dati analizzati da Demos per Il Gazzettino, la popolazione di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento appare piuttosto divisa. Il 45% degli intervistati risponde che sì, Internet è un diritto di tutti, ma una quota solo di poco inferiore (43%) lo giudica uno strumento che si può usare, ma non fondamentale. Il giudizio più estremo, che vede nella Rete un mezzo dannoso, è certamente limitato (la pensa in questo modo il 9% dei nordestini), ma non irrilevante.

Internet ha sicuramente cambiato le vite di ognuno di noi sotto molteplici, e talvolta controversi, punti di vista. L'accesso alle informazioni è ora più libero, ma siamo talvolta vittime di fake news o bufale costruite ad arte. Comunicare con persone anche molto lontane è diventato più semplice ed immediato, ma spesso finiamo a chattare con qualcuno che non c'è ignorando le persone con le quali siamo. Ci sono Social e App che favoriscono incontri e nuove conoscenze, anche se gli avatar con i quali ci presentiamo nei nostri profili virtuali sono spesso più corrispondenti ad un'idea che abbiamo di noi piuttosto che alla realtà vera.

Internet, dunque, è un mondo discusso e discutibile, assomiglia forse più di quanto vorremmo al bello e al brutto degli uomini, ma non è opinione unanime che sia anche un diritto di cui dobbiamo godere. Oggi come cinque anni fa, infatti, il Nord Est si divide tra chi lo giudica un mero strumento da usare (43%, -2 punti percentuali rispetto al 2014) e chi invece lo vede come un nuovo diritto di cui godere (45%, -3 punti percentuali), con una limitata componente che lo giudica una vera e propria minaccia (9%, +4 punti percentuali).

Dal punto di vista generazionale, le posizioni si caratterizzano in maniera più esplicita. Sono soprattutto i giovani con meno di 25 anni (58%), e in misura ancora più accentuata quelli che hanno tra i 25 e i 34 anni (67%) a giudicarlo un diritto. Nelle classi d'età centrali, invece, prevale la visione strumentale: l'idea che Internet sia qualcosa da usare, infatti, è presente nel 47% delle persone tra i 35 e i 44 anni, ma la quota raggiunge il 50% tra chi ha tra i 45 e i 54 anni. In linea con la distribuzione generale, invece, appaiono gli orientamenti degli adulti tra i 55 e i 64 anni, mentre gli anziani over-65 si caratterizzano per una maggiore tendenza a non esprimersi (11%).

Vediamo, infine, come le opinioni politiche influenzano l'idea che si ha della Rete. Gli elettori del Partito Democratico (56%) e coloro che guardano ai partiti minori (64%) sono quelli che più ritengono Internet un diritto, ma se un consenso superiore alla media è ravvisabile anche tra i sostenitori del Movimento 5 Stelle (49%). La visione strumentale di Internet, invece, è maggioritaria tra coloro che voterebbero per Fratelli d'Italia (55%), ma supera la media anche tra chi guarda a Forza Italia (48%), alla Lega o a +Eu-Italia in Comune (entrambi 47%).



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 29 aprile e il 2 maggio 2019 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1028 persone (rifiuti/sostituzioni: 6579), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.05% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it

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