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ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST |
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Triveneto: la sanità pubblica soddisfa una minoranza (8 maggio 2024)
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Nord Est: 6 su 10 vorrebbero cambiare lavoro (1 maggio 2024)
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L'antifascismo a Nord Est (24 aprile 2024)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA |
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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO |
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Rapporto 2005 (giugno 2005 - file pdf)
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Rapporto 2004 (gennaio 2004 - file pdf)
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Rapporto 2002 (giugno 2002 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST |
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Rapporto 2007 (gennaio 2007 - file pdf)
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Rapporto 2005 (gennaio 2005 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE |
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E LE BABY GANG
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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CONTRO LE BABY GANG? PSICOLOGI E POLIZIOTTI [di Natascia Porcellato]
Si definisce "baby gang" quel fenomeno di microcriminalità organizzata attraverso cui minorenni attuano comportamenti devianti contro cose e persone. Sono diffuse per lo più, ma non esclusivamente, in contesti urbani e le loro imprese occupano ormai stabilmente le prime pagine dei quotidiani nazionali e locali. L'Osservatorio sul Nord Est riflette oggi su questa realtà, indagando l'orientamento dell'opinione pubblica sulla modalità più efficace per contrarla. Secondo i dati elaborati da Demos per Il Gazzettino, i nordestini appaiono piuttosto divisi. Il 49%, infatti, pensa che prima di tutto "devono muoversi i servizi sociali dei Comuni per inserirli in programmi di rieducazione sociale e familiare", mentre è il 46% a sostenere che "bisogna dare più poteri alle forze dell'ordine perché devono essere catturati e puniti con il carcere minorile".
Come si caratterizzano queste due visioni? La necessità di intervenire prima di tutto dal punto di vista della rieducazione sociale, attivando i servizi sociali dei Comuni, è presente in misura maggiore tra i giovani (18-24 anni, 64%) e tra gli adulti (55-64 anni, 56%). Guardando alla pratica religiosa, questa ipotesi si fa maggioritaria tra coloro che frequentano assiduamente i riti religiosi (55%), mentre se consideriamo il titolo di studio vediamo come tende a crescere tra chi è possesso di un diploma o una laurea (52%). Osservando la categoria socio-professionale, sono in misura maggiore pensionati (53%), liberi professionisti (58%), impiegati (52%) e, soprattutto, studenti (73%) a chiedere azioni di rieducazione sociale. Politicamente, poi, osserviamo come questa ipotesi tende a prevalere tra gli elettori del Partito Democratico-Siamo Europei (69%) e di Più Europa-Italia in Comune (82%), ma convince anche la maggioranza di chi voterebbe per Forza Italia (53%) e di coloro che guardano ai partiti minori o si rifugiano nell'area grigia dell'incertezza e della reticenza (entrambi 55%).
L'idea che per risolvere il problema delle baby gang bisogna dare maggiori poteri agli inquirenti per catturarli e punirli attraverso la reclusione in strutture minorili mette d'accordo la maggioranza dei giovani-adulti (25-34 anni, 51%) e, in misura più marcata, delle persone di età centrale (45-54 anni, 53%). Rispetto alla religiosità, invece, è tra chi frequenta la Messa saltuariamente (52%) che tende a prevalere l'idea che la soluzione del problema delle baby gang sia nella repressione. Se consideriamo la categoria socio-professionale, possiamo ottenere altre indicazioni interessanti: l'indicazione di usare il pugno di ferro contro questo fenomeno è trasversale e coinvolge imprenditori (51%) e operai (59%), casalinghe (57%) e disoccupati (67%). Guardiamo, infine, l'influenza della politica: l'idea di dare maggiori poteri alle forze dell'ordine per contrastare le baby gang raccoglie la maggioranza dei consensi tra i sostenitori di Fratelli d'Italia (67%), ma sembra anche mettere d'accordo gli elettori dei due attuali soci di Governo, Lega (61%) e Movimento 5 Stelle (62%).
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NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 29 aprile e il 2 maggio 2019 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1028 persone (rifiuti/sostituzioni: 6579), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.05% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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