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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: MAGGIORANZA SEMPRE FAVOREVOLE A MANTENERE LA L'ABORTO LEGALE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
ABORTO, LEGGE DA RIVEDERE SOLO PER 4 SU 10 A NORD EST
[di Natascia Porcellato]

La legge 194 del 1978, che in Italia regola l'interruzione volontaria di gravidanza, in questi quarant'anni è stata spesso al centro di polemiche. Nonostante sia stata confermata anche con un referendum nel 1981, infatti, ciclicamente si ritorna a parlare di abolizione o revisione radicale della normativa. Secondo i dati raccolti da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, però, nell'opinione pubblica dell'area è una minoranza a ritenere necessaria un'azione in questo senso. È il 40%, infatti, a dichiararsi moltissimo o molto d'accordo con l'idea che "Bisogna rivedere la legge sull'aborto, per limitare i casi in cui è lecito".

Dalla serie storica possiamo vedere come la percentuale di persone che ritengono necessario rivedere la 194 per limitarne il raggio d'azione sia una quota piuttosto stabile. Tra il 2007 e il 2010, le diverse rilevazioni che si sono via via succedute hanno mostrato degli scostamenti minimi, compresi tra il 42 e il 45%. Tra il 2011 e il 2013, però, l'idea di rivedere la legge sull'aborto sembra aumentare, raggiungendo rispettivamente il 46 e 48% dei rispondenti. A partire dal 2014, il valore scende al 44%, e la stessa percentuale si ripeterà anche nel 2015 e nel 2017, fino alla diminuzione (-4 punti percentuali) registrata nell'ultima indagine, che ha portato l'adesione all'opinione al 40%.
L'altro dato interessante è che, se consideriamo i diversi settori sociali, il sostegno alla revisione della legge sull'aborto in senso restrittivo non raggiunge in (quasi) nessun caso la maggioranza assoluta.

Guardiamo innanzitutto alla religiosità, un indicatore particolarmente interessante da analizzare, dato l'argomento. Tra i non praticanti, l'idea di rivedere la 194 si ferma al 27%. Tra quanti frequentano saltuariamente la Chiesa, invece, il valore raggiunge il 43% ed è poco lontana (44%) l'adesione espressa da coloro che vanno a Messa tutte le settimane o quasi.

Più della religiosità, infatti, sembra incidere sugli orientamenti il livello di istruzione raggiunto. Tra coloro che hanno un diploma o una laurea, l'idea di rivedere la legge sull'aborto si ferma al 31%. Sale al 38% tra quanti hanno conseguito la licenza media, ma supera la maggioranza assoluta (57%) tra chi non è andato oltre la licenza elementare.

Consideriamo, infine, la variabile politica. Gli elettori dei partiti minori sembrano essere quelli meno propensi a mettere in discussione la 194 (25%), mentre tra i sostenitori del Pd l'idea di modificare la legge sull'aborto si ferma al 29%; una percentuale non dissimile, inoltre, viene registrata anche nella zona grigia dell'incertezza e della reticenza (31%). Sono gli elettori del M5s e della Lega, però, quelli più divisi internamente tra chi vorrebbe modificare in senso restrittivo la 194 e quanti, invece, non condividono questa idea: il 48% di chi voterebbe per la formazione di Di Maio e il 49% dei sostenitori del partito di Salvini chiede di rivedere la legge sull'aborto. Ma il 52% dei grillini e il 51% dei leghisti non condivide questa idea.

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-7 novembre 2018 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI e river sampling su social media da Demetra. Il campione, di 1005 persone (rifiuti/sostituzioni: 5695), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.1% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

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