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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST SEMPRE PIÙ FAVOREVOLE ALL'EUTANASIA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
EUTANASIA, PER IL 77% GIUSTO AIUTARE A MORIRE
[di Natascia Porcellato]

Nordestini sempre più schierati a favore dell'eutanasia: questa sembra essere l'indicazione principale che emerge dai dati pubblicati oggi dall'interno dell'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino. Secondo le elaborazioni di Demos, infatti, il 77% dei rispondenti si è dichiarato moltissimo o molto d'accordo con l'affermazione "Quando una persona ha una malattia incurabile, e vive con gravi sofferenze fisiche, è giusto che i medici possano aiutarla a morire se il paziente lo richiede".

Guardando alla serie storica, possiamo vedere come nel tempo sia costantemente cresciuto il favore verso la "dolce morte". Nel 2002, era il 56% a sostenere la libertà di scelta sul fine vita. Sei anni più tardi, il valore sale al 65% e cresce ulteriormente, raggiungendo il 69%, nel 2012. L'ultima rilevazione fissa il sostegno del Nord Est verso l'eutanasia al 77%: oltre un rispondente su quattro, dunque, ritiene che i malati abbiano il diritto di decidere sulla propria morte.

Sulla sedimentazione e la crescita di questo orientamento nell'opinione pubblica hanno probabilmente inciso le battaglie-simbolo a cui abbiamo assistito in questi anni. Da Piergiorgio Welby a Giovanni Nuvoli; da Beppino Englaro, che lottava per sua figlia Eulana, a Dj Fabo: ognuno di loro ha lottato civilmente affinché la legislazione riconoscesse loro il diritto di morire con dignità, ma spesso sono dovuti andare all'estero per compiere le proprie volontà. E al Parlamento sono rimasti pochi mesi per intervenire sul tema e impedire che sia la Corte Costituzionale a definire una questione cruciale come questa. La scadenza è il prossimo settembre e si è imposta dopo l'autodenuncia di Marco Cappato e Mina Welby dell'Associazione Luca Coscioni al Tribunale di Massa per aver accompagnato Davide Trentini a morire in una clinica in Svizzera.

L'inerzia della politica, però, non sembra essersi dissolta e appare ormai quasi in contrasto con il sentimento dominante, e il sostegno all'eutanasia, oltre che molto ampio, appare anche trasversale. Consideriamo la pratica religiosa, il fattore che più di altri dovrebbe dividere data la chiusura della Chiesa di fronte all'ipotesi del suicidio assistito. L'appoggio alla "dolce morte" raggiunge la quasi totalità tra coloro che non sono praticanti (94%), si mantiene su percentuali altissime tra quanti frequentano la Messa saltuariamente (84%), ma rimane maggioritario anche tra chi è assiduamente presente ai riti religiosi (51%).

L'inattività dei partiti, infine, appare quasi in contrasto anche con gli stessi orientamenti espressi dai propri elettori: tutti, indistintamente, si schierano per il diritto alla scelta del malato. Dai sostenitori del M5s (87%) a quelli del Pd (81%); dagli elettori della Lega (76%) a quelli di Forza Italia (75%); da chi guarda ai partiti minori (83%) a quanti si rifugiano nell'area dell'incertezza e della reticenza (72%): un favore tanto ampio e diffuso da rendere esplicito il disallineamento tra rappresentanti e rappresentati sul diritto alla "dolce morte".



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-7 novembre 2018 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI e river sampling su social media da Demetra. Il campione, di 1005 persone (rifiuti/sostituzioni: 5695), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.1% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

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