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OSSERVATORIO SUL NORD EST - EUROPA E LEGGE DI BILANCIO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
LA GUERRA ALL'UE NON PIACE. BOCCIATI REDDITO E CONDONO
[di Natascia Porcellato]

Il Def (Documento di Economia e Finanza) del Governo Conte, come noto, ha ricevuto una nota in cui l'Europa chiede siano riviste alcune scelte. L'Esecutivo, però, non sembra disponibile a lavorare per ottenere il placet europeo: lo scontro istituzionale che si sta consumando appare non del tutto inedito, nei contenuti, ma certamente nuovo, per la veemenza con cui viene portato avanti, soprattutto dai Viceministri Salvini e Di Maio.

Di fronte a questo braccio di ferro tra Roma e Bruxelles, l'opinione pubblica di Veneto, Friuli-Venezia Giulia della provincia di Trento appare divisa. Secondo i dati raccolti da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est, il 45% degli intervistati ritiene che il Governo dovrebbe andare avanti, anche a costo di pagarne le conseguenze in Europa. A chiedere di rivedere la legge di Bilancio, però, è la maggioranza dei nordestini: il 51%, infatti, è convinto che non possiamo permetterci di avere l'Europa contro.

I sostenitori degli attuali partiti al Governo sono i più determinati nel tirare dritto. Tra gli elettori della Lega, infatti, l'idea di proseguire senza ripensamenti raggiunge il 67% e si ferma poco distante tra quelli del Movimento 5 Stelle (61%). Rileviamo, però, come sia tutt'altro che trascurabile la percentuale che invita a maggiore cautela i propri rappresentanti: a chiedere di rivedere il Def, infatti, è il 29% dei leghisti e il 38% dei grillini. Tra gli altri, prevale nettamente l'idea che il Documento debba essere modificato: la pensa in questo modo la (quasi) totalità dei sostenitori del Pd (95%); pure la maggioranza di chi guarda a Forza Italia o ai partiti minori predilige un atteggiamento più conciliante (rispettivamente: 76% e 70%), ma una quota non trascurabile chiede al Governo di andare avanti (23 e 27%). Anche tra gli incerti sembra emergere una richiesta di atteggiamento più conciliatorio (63%), ma resta consistente il consenso verso un atteggiamento meno dialogante (30%).

Qual è il giudizio sui singoli provvedimenti? A dichiararsi a favore dell'abolizione della Riforma Fornero è il 63% dei nordestini, superata solo dalla decisione di fermare l'aumento dell'IVA (67%, ma sostenuto trasversalmente da tutti gli elettorati). L'introduzione della Flat Tax piace al 49% degli intervistati, mentre il consenso all'abolizione del Jobs Act si ferma al 45%. Fanalini di coda, il reddito di cittadinanza e il condono fiscale: in questo caso, il favore non va oltre il 34-35%.

L'apprezzamento per l'abolizione della Riforma Fornero e l'introduzione della Flat Tax riuniscono una larga parte dei sostenitori del Governo gialloverde, ma non ugualmente si può dire di altri provvedimenti. Abolizione del Jobs Act e reddito di cittadinanza, infatti, sembrano piacere molto più ai grillini (70 e 64%) che ai leghisti (45 e 36%). La vera sorpresa, però, viene dal condono fiscale: sul controverso provvedimento di matrice leghista, infatti, il consenso più ampio arriva dagli elettori del M5s (59%), mentre tra quelli della Lega si ferma sotto la soglia della maggioranza assoluta (46%).

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-7 novembre 2018 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI e river sampling su social media da Demetra. Il campione, di 1005 persone (rifiuti/sostituzioni: 5695), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.09% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.sondaggipoliticoelettorali.it

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