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ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST |
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Triveneto: la sanità pubblica soddisfa una minoranza (8 maggio 2024)
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Nord Est: 6 su 10 vorrebbero cambiare lavoro (1 maggio 2024)
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L'antifascismo a Nord Est (24 aprile 2024)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA |
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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO |
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Rapporto 2005 (giugno 2005 - file pdf)
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Rapporto 2004 (gennaio 2004 - file pdf)
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Rapporto 2002 (giugno 2002 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST |
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Rapporto 2007 (gennaio 2007 - file pdf)
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Rapporto 2005 (gennaio 2005 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE |
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E LE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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4 MARZO, IN CASO DI PAREGGIO IL NORD EST VUOLE NUOVE URNE [di Natascia Porcellato]
Chi vincerà le prossime elezioni politiche? Secondo le opinioni dei nordestini analizzate da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, il 30% degli intervistati scommette sull'affermazione del centrodestra, il 15% guarda al Movimento 5 Stelle e il 7% invece pensa che a prevalere sarà il centrosinistra. La maggioranza relativa, però, ritiene che non ci sarà un vero vincitore (36%) o si ritrae dal quesito (13%): nel complesso, dunque, quasi un nordestino su due è perplesso rispetto alla possibilità che il risultato dello spoglio delle schede del 4 marzo offrirà una maggioranza chiara e netta.
Cosa fare in questo caso? Il 51% degli intervistati è chiaro e vuole tornare alle urne, mentre il 37% pensa sia preferibile cercare di formare un governo sostenuto da partiti di diversi schieramenti. Anche in questo caso, però, è ampia la quota di chi appare incerto e non si esprime (12%).
Tra chi già oggi pensa che il 4 marzo non ci sarà un vero vincitore l'ipotesi delle urne appare minoritaria (36%) mentre viene largamente preferita l'ipotesi che chi è stato eletto in Parlamento abbia la responsabilità di formare un Governo che vada oltre le coalizioni che si sono confrontate in campagna elettorale (58%). È tra chi prevede la vittoria del centrodestra, invece, che prevale l'idea che sia meglio tornare alle urne in caso non ci sia una netta maggioranza di una parte (69%), mentre la tentazione delle larghe intese si ferma al 24%. Degli orientamenti simili sono altresì rintracciabili tra chi pensa che a vincere sarà il Movimento 5 Stelle: tra di loro, il 61% vorrebbe tornare a votare in caso di impasse mentre il 36% preferirebbe tentare di formare un esecutivo sostenuto anche da partiti che non erano alleati. L'ipotesi del Governo sostenuto da formazioni che si sono osteggiate non piace neanche a chi si attende un'affermazione del centrosinistra (36%): anche tra di loro, infatti, la maggioranza è favorevole ad un nuovo voto (53%).
Questa centralità del voto sembra andare contro la generale disaffezione verso la politica che viene costantemente raccontata dai media (e che spesso si è tradotta in un tasso di astensione importante). Ma quindi "anche il singolo cittadino, andando a votare, può influenzare la vita politica del nostro Paese"? I nordestini rispondono in maniera ampiamente positiva: il 63% dei rispondenti si dichiara moltissimo o molto d'accordo con questa affermazione. La quota ritorna quindi oggi intorno ai valori registrati nel 2004 (61%), ma rispetto al 2012 la crescita è netta. Sei anni fa, l'idea che il voto sia davvero uno strumento che incide sulla politica era condivisa dal 52% degli intervistati: pertanto, la crescita è di 11 punti percentuali.
In sintesi, l'idea che anche il singolo cittadino, con la sua matita copiativa e la sua scheda, possa incidere nella vita politica, unita alla richiesta di tornare a consultazione popolare in caso non ci sia una maggioranza chiara, sembrano andare verso la richiesta di più politica e di più partecipazione, e sono due buone notizie.
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NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 19-24 gennaio 2018 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI e CAWI da Demetra. Il campione, di 1011 persone (rifiuti/sostituzioni: 5153), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione dell'indagine CATI-CAMI-CAWI. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti. Documento completo su www.sondaggipoliticoelettorali.it
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