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ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST |
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Triveneto: la sanità pubblica soddisfa una minoranza (8 maggio 2024)
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Nord Est: 6 su 10 vorrebbero cambiare lavoro (1 maggio 2024)
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L'antifascismo a Nord Est (24 aprile 2024)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA |
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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO |
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Rapporto 2005 (giugno 2005 - file pdf)
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Rapporto 2004 (gennaio 2004 - file pdf)
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Rapporto 2002 (giugno 2002 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST |
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Rapporto 2007 (gennaio 2007 - file pdf)
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Rapporto 2005 (gennaio 2005 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE |
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NEL NORD EST CRESCE IL CONSENSO ALL'EUTANASIA
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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EUTANASIA NON PIÙ TABÙ: FAVOREVOLI TRE SU QUATTRO [di Natascia Porcellato]
Un largo sostegno all'eutanasia: questo è quanto emerge dai dati elaborati da Demos e presentati oggi all'interno dell'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino. "Quando una persona ha una malattia incurabile, e vive con gravi sofferenze fisiche, è giusto che i medici possano aiutarla a morire se il paziente lo richiede": poco meno di tre nordestini su quattro (73%) si dichiarano moltissimo o molto d'accordo con questa opinione.
Il sostegno, oltre che vasto, nel corso del tempo è cresciuto e si è consolidato. Negli ultimi 12 anni, infatti, abbiamo assistito ad un aumento costante della popolarità di questa opinione. Nel 2002, era il 56% a sostenere la legittimità di interrompere la propria vita in caso di mali incurabili e gravi sofferenze. Cinque anni più tardi, il valore era salito al 67% e nel 2012 si era assestato al 69%. Oggi, constatiamo una ulteriore crescita di circa 4 punti percentuali che porta l'accordo verso la "dolce morte" a interessare il 73% dei rispondenti.
Dell'argomento si è molto parlato nei giorni scorsi dato il messaggio inviato da Papa Francesco al meeting della World Medical Association sulle questioni del "fine-vita". Bergoglio, pur non cambiando la posizione ufficiale della Chiesa, da sempre fortemente contraria all'eutanasia, introduce però il tema della difesa della dignità umana e scrive nero su bianco che "evitare l'accanimento terapeutico non è eutanasia". Parole importanti che rimettono al centro la volontà del paziente e gli restituiscono la piena legittimità a decidere del proprio modo di vivere e di morire.
Se analizziamo l'influenza della pratica religiosa, osserviamo che tra coloro che non si recano mai in Chiesa è presente il sostegno maggiore alla "dolce morte" (88%). Anche tra quanti vanno a Messa saltuariamente il supporto appare molto ampio (79%), ma il dato più interessante riguarda quanti frequentano i riti religiosi più assiduamente: tra di loro, infatti, l'accordo verso l'eutanasia raggiunge il 50%.
Infine, consideriamo la variabile politica. In questo caso, il dato che emerge con maggiore forza è la trasversalità del sostegno all'opinione proposta nei diversi elettorati. Un sostegno superiore alla media proviene da quanti sono vicini ai Democratici e Progressisti (85%), alla Lega Nord e al Movimento 5 Stelle (entrambi 78%), oltre a quanti orienterebbero il proprio voto verso i partiti minori (81%). Sostanzialmente in linea con il valore medio, invece, sembrano essere le posizioni espresse dagli elettori di Fratelli d'Italia (76%) e del Partito Democratico (72%). Un po' meno ampio, ma comunque largamente al di sopra della soglia della maggioranza assoluta, sembra essere il sostegno all'eutanasia presente tra quanti voterebbero per Forza Italia (65%) o tra coloro che si rifugiano nell'area grigia dell'incertezza e della reticenza (69%).
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NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 13-16 novembre 2017 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI e CAWI da Demetra. Il campione, di 1062 persone (rifiuti/sostituzioni: 5927), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore: 3.08% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione dell'indagine CATI-CAMI-CAWI. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.
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