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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E INTERNET

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
L'USO DI INTERNET A NORD EST IL 56% CONNESSO OGNI GIORNO
[di Natascia Porcellato]

Internet sempre più parte della vita quotidiana: questa sembra essere l'indicazione principale che emerge dai dati elaborati da Demos per Il Gazzettino e pubblicati oggi all'interno dell'Osservatorio sul Nord Est. Il 56% utilizza la Rete ogni giorno, mentre quelli che ne fruiscono in maniera meno assidua sono il 16%. Gli "esclusi digitali", invece, quanti non navigano per niente nel "mare del www", sono il 28%. Qual è l'idea prevalente che hanno i nordestini di Internet? Il 44% lo ritiene un diritto di tutti, mentre il 40% mostra di concepirlo in maniera più strumentale, come qualcosa che si può usare ma che non appare fondamentale. A considerarlo un vero e proprio pericolo è una minoranza, ma tutt'altro che trascurabile (12%).

Le minacce provenienti dal web sono molteplici e assumono spesso sembianze difficili da individuare. Tra e-mail truffa e virus informatici sempre più evoluti, insulti e diffamazione sui social network, notizie-bufala riprese e condivise senza controllo alcuno e cyberbullismo, il mondo di Internet si conferma come una versione (peggiorata?) di quello reale. L'ultimo pericolo -ampiamente ripreso dai media tradizionali- si chiama "blue whale" e sarebbe un gioco virtuale che spinge gli adolescenti che vi prendono parte ad un del tutto reale suicidio.

Spaventa tanto perché una vita divisa tra reale e virtuale è la condizione di sempre più persone anche nel Nord Est. Nel 2000, gli internauti quotidiani erano il 4%: oggi sono il 56%. Parallelamente, sono precipitati i non-internauti. Diciassette anni fa, non utilizzava la Rete l'83% dei nordestini: oggi la quota si è ridotta al 28%. Quanti utilizzano Internet in maniera più occasionale, invece, mostrano un andamento meno lineare: nel 2000 era il 13% a connettersi con frequenza non quotidiana; la percentuale tende a crescere fino al 27% rilevato nella seconda metà degli anni duemila, per poi diminuire gradualmente fino all'attuale 16%.

L'uso del web, però, sembra costituire un elemento di divisione della società sotto diversi punti di vista: consideriamo l'influenza dell'età. Tra i più giovani, il 98% utilizza la Rete tutti i giorni. Un utilizzo quotidiano più alto della media (tra il 72 e il 74%) è rintracciabile anche tra le persone tra i 25 e i 44 anni. Guardando a quanti hanno un'età centrale, la metà (49%) si connette quotidianamente, ma il 35% lo fa più saltuariamente. Gli adulti tra i 55 e i 64 anni appaiono maggiormente divisi tra chi lo usa quotidianamente (45%) e chi non lo usa per niente (35%). Tra gli anziani è più presente il gruppo degli "esclusi" (70%), mentre è una minoranza a navigare occasionalmente (15%) o quotidianamente (15%).

Anche l'istruzione appare un elemento che separa la popolazione rispetto all'uso della Rete. Tra chi ha è in possesso della licenza elementare, infatti, i non internauti salgono al 69%, mentre la maggioranza di chi ha conseguito la licenza media (52%) e la stragrande maggioranza di ha un diploma o una laurea (86%) naviga quotidianamente.

Come viene concepito Internet dalla popolazione? È un diritto per il 44% dei nordestini, mentre il 40% lo giudica uno strumento non fondamentale e il 12% ne vede soprattutto la pericolosità (+7 punti percentuali rispetto al 2014). Sono soprattutto le persone con meno di 55 anni e chi utilizza la Rete quotidianamente a concepirlo come un diritto, mentre la visione utilitarista tende a crescere tra quanti hanno tra i 55 e i 64 anni e coloro che frequentano occasionalmente la Rete. La percentuale di spaventati dal web, invece, tende a crescere tra gli over-65 (20%) e i non-internauti (31%).



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 3-6 aprile 2017 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1120 persone (rifiuti/sostituzioni: 7815), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 2.93 %). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

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