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I veneti e l'informazione
(18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E L'IMPEGNO DI VOLONTARI E ASSOCIAZIONI
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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TRA VOLONTARI E ASSOCIAZIONI NORD EST IMPEGNATO A METÀ
[di Natascia Porcellato]
Veneto, Friuli-Venezia Giulia e la provincia di Trento si confermano come aree ad alta partecipazione: questo è il dato che emerge in modo netto dalle analisi condotte da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino. Tra le forme testate, la più frequente è quella svolta in associazioni culturali, sportive o ricreative: oltre un intervistato su due (51%) vi ha svolto almeno un'attività nell'ultimo anno. L'altra modalità di impegno prediletta è quella sociale: il 41%, infatti, dichiara di aver agito in associazioni di volontariato. L'attivismo urbano -legato a tematiche ambientali o a problemi del quartiere- coinvolge tra il 27 e il 31% dei nordestini. Più circoscritta, invece, l'azione all'interno di associazioni di categoria o professionali (18%), anche se è l'impegno in manifestazioni partitiche (11%) o di protesta politica (8%) ad essere più di nicchia.
Confrontando questi valori con quelli rilevati nel 2003, possiamo osservare come in questi quasi 15 anni siano cresciute (quasi) tutte le forme di partecipazione. Da segnalare, però, l'aumento di circa 5 punti percentuali registrato per entrambe le forme di partecipazione urbana, segno di un aumentato interesse da parte dei cittadini per il territorio in cui vivono. Però, la partecipazione sembra essere aumentata in maniera ancora più significativa all'interno di associazioni culturali (+10 punti percentuali) e in quelle di volontariato (+16 punti percentuali). Queste due modalità, dunque, hanno accresciuto nel tempo la propria capacità attrattiva e di coinvolgimento diventando le modalità di partecipazione predilette.
Invece, come si caratterizza il Nord Est rispetto all'Italia? Nel complesso, il Paese mostra un attivismo maggiore delle tre Regioni nordorientali. Sia le forme di partecipazione politica che quelle di attivismo urbano appaiono più frequenti in Italia che nel Nord Est. Le uniche due eccezioni sembrano essere quelle relative alla partecipazione in associazioni di volontariato e culturali: rispetto al complesso della Penisola, per entrambe queste modalità di azione sul territorio il saldo di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento appare positivo di 5 punti percentuali.
La partecipazione culturale e quella sociale, dunque, sembrano caratterizzare l'identità dell'area: vediamo come si delineano dal punto di vista sociale. Il profilo di chi ha svolto almeno una volta nell'ultimo anno azioni in associazioni culturali, sportive e ricreative vede una presenza superiore alla media di giovani under-25 (85%) e di ragazzi tra i 25 e i 34 anni (62%). Ritroviamo, inoltre, più uomini (60%) che donne (44%) e più persone in possesso di un alto livello di istruzione (71%) piuttosto che medio (42%) o basso (37%). Dal punto di vista socio-professionale, emerge una certa trasversalità che riunisce studenti (86%) e disoccupati (68%), liberi professionisti (69%) e impiegati (61%), imprenditori e lavoratori autonomi (67%).
La partecipazione in associazioni di volontariato, invece, si caratterizza per una maggiore presenza di giovani con meno di 35 anni (57-59%), mentre quanti sono in età centrale si collocano intorno alla media (38-44%). Più difficile, invece, l'attivismo di adulti tra i 55 e i 64 anni (36%) e degli over-65 (28%). Non emergono particolari distinguo tra uomini e donne, mentre il volontariato è più familiare a chi è in possesso di un alto livello di istruzione (52%) e a chi frequenta assiduamente i riti religiosi (47%). Guardando alle professioni, invece, emerge una presenza superiore alla media di studenti (54%), disoccupati (50%) e impiegati (48%).
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NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 9-11 gennaio 2017 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1011 persone (rifiuti/sostituzioni: 10374), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.
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