demos & PI
contatti area riservata
RAPPORTO GLI ITALIANI E LO STATO OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE IL MONDO A NORDEST MONITOR ITALIA LE INDAGINI EUROPEE
ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST
Triveneto: la sanità pubblica soddisfa una minoranza
(8 maggio 2024)
vedi »
Nord Est: 6 su 10 vorrebbero cambiare lavoro
(1 maggio 2024)
vedi »
L'antifascismo a Nord Est
(24 aprile 2024)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA
X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza
(21 luglio 2011 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO
Rapporto 2005
(giugno 2005 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2004
(gennaio 2004 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2002
(giugno 2002 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST
Rapporto 2007
(gennaio 2007 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2005
(gennaio 2005 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE
Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto
(15 maggio 2015)
vedi »
Il Veneto e la lega
(9 marzo 2015)
vedi »
I veneti e l'informazione
(18 dicembre 2009)
vedi »
OSSERVATORIO SUL NORD EST - PER IL NORD EST LA CHIESA DEVE STARE FUORI DALLA POLITICA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
«CHIESA FUORI DALLA POLITICA» È MAGGIORANZA A NORD EST
[di Natascia Porcellato]

L'intervento della Chiesa nel dibattito politico italiano? Sempre meno tollerato. Questa sembra essere l'indicazione principale che emerge dai dati elaborati da Demos e pubblicati oggi all'interno dell'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino. Solo una minoranza ritiene che la Chiesa abbia il diritto di affermare sempre la propria posizione o che possa farlo su questioni che riguardano da vicino la religione (ognuna: 23%). La maggioranza assoluta (53%), infatti, ritiene che la Chiesa non dovrebbe mai cercare di influenzare le decisioni della politica.

La voce della Chiesa in Italia è sempre stata importante e influente. Complice una lunga tradizione di fede e la presenza del Papato a Roma, non c'è stato argomento sul quale questa non sia intervenuta. È soprattutto in tema di diritti civili, però, che si sono consumate e si consumano ancora oggi le battaglie più aspre. L'ultima, in ordine di tempo, riguarda la legge sulle unioni civili, che è stata approvata di recente dopo un sostanziale fermo lungo almeno 20 anni a cui aveva contribuito anche la forte contrarietà manifestata dalle gerarchie cattoliche.

Questo tipo di comportamento, però, è apprezzato da una minoranza: il 23% ritiene che la Chiesa debba sempre affermare la propria posizione. Se guardiamo alla serie storica, vediamo che dal 2005 ad oggi la percentuale è oscillata intorno alla soglia del 20%. Questo tipo di opinione tende a crescere tra i praticanti assidui (ma la quota si ferma al 36%) e tra le persone con oltre 55 anni di età (26-27%). Dal punto di vista politico, invece, non rileviamo particolari distinguo.

L'idea che la Chiesa possa intervenire, ma solo su temi che riguardano da vicino la religione, viene condivisa da quasi un nordestino su quattro. In questo caso, possiamo osservare come, nel corso del tempo, il sostegno si sia lentamente assottigliato: nel 2005, infatti, era il 28% a mostrare lo stesso orientamento e, se escludiamo il 32% rilevato nel 2009, dall'anno successivo in poi le percentuali sono andate via via diminuendo fino a fermarsi all'attuale 23%. Sono soprattutto i praticanti assidui a condividere l'idea che la Chiesa possa esprimersi solo sui temi che le sono vicini, ma la quota rimane piuttosto contenuta (29%). Dal punto di vista anagrafico, ritroviamo una presenza superiore alla media di under-25 (33%) e di persone tra i 25 e i 34 anni (44%). Politicamente, invece, sono gli elettori di Forza Italia (30%) e dei partiti minori (32%) a mostrare il maggior favore.

La maggioranza dell'opinione pubblica del Nord Est (53%), dunque, preferisce che la Chiesa non cerchi di influenzare le decisioni della politica, su qualunque argomento questa stia legiferando. Guardando alla serie storica, possiamo osservare che, rispetto al 2005, oggi il consenso è cresciuto di 9 punti percentuali. Considerando la pratica religiosa, vediamo che sono soprattutto i non praticanti (79%) a sostenere la necessità di separare la politica dall'influenza della Chiesa, ma tra quanti frequentano saltuariamente i riti religiosi questo orientamento si mantiene comunque maggioritario (55%) e trova il consenso anche un praticante assiduo su 3. Analizzando il fattore anagrafico, emerge come questa idea sia maggioritaria tra gli over-35, anche se il livello più alto viene raggiunto tra quanti hanno tra i 55 e i 64 anni (62%). Politicamente, infine, rileviamo come siano soprattutto i sostenitori della Lega (58%) a sostenere la necessità che la Chiesa stia fuori dai dibattiti politici, ma questo orientamento riguarda la maggioranza degli elettori di Pd (54%), M5s (55%) e dei partiti minori (56%).

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-7 settembre 2016 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1013 persone (rifiuti/sostituzioni: 10914), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

home  |  obiettivi  |  organizzazione  |  approfondimenti  |  rete demos & PI  |  partner  |  privacy step srl  ::  p. iva 02340540240