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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST PROMUOVE LA SCUOLA PUBBLICA MA NON LA SANITÀ

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
SCUOLA PUBBLICA PROMOSSA, SANITÀ IN "CONVALESCENZA"
[di Natascia Porcellato]

L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, indaga oggi intorno alla soddisfazione verso Scuola e Sanità dei cittadini di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. L'istruzione pubblica raccoglie il consenso del 57% dei nordestini, mentre quella privata si ferma al 45%. Guardando alla sanità, invece, emerge che i giudizi positivi sfiorano la maggioranza assoluta (49%) per quella pubblica e raggiungono il 63% per quella privata.

La scuola e la sanità sono due grandi presidi dello Stato e il loro apprezzamento può altresì diventare un metro di misura del rapporto con i cittadini. La sanità, però, è gestita dalle Regioni e quindi cambiano le modalità di attuazione del diritto alla salute. Il risultato è che esiste un modello di sanità pubblica (e, quindi, anche privata) diverso in ogni contesto. La scuola, invece, dovrebbe riunire la penisola in un percorso unitario, ma le continue riforme che subisce, unite alle polemiche che sempre le accompagnano, la rende oggetto di costanti tensioni sociali. Come giudica il Nord Est questi fondamentali servizi?

Il 57% dei nordestini si dichiara soddisfatto delle scuole pubbliche, mentre quelle private ottengono il medesimo apprezzamento dal 45%. Guardando al passato, possiamo osservare che l'istruzione pubblica segna un aumento rispetto al 2007 che la riporta sui valori del 1998, mentre quella privata non mostra sostanziali variazioni in questi 18 anni. Per vedere come si caratterizza l'apprezzamento per l'istruzione, consideriamo i diversi territori. La scuola pubblica sembra essere promossa soprattutto da chi risiede in provincia di Trento (71%) e in Friuli-Venezia Giulia (64%), mentre quelle private non mostrano particolari scostamenti tra i diversi contesti. Dal punto di vista anagrafico, invece, sono i giovani tra i 25 e i 34 anni (68%) e le persone con oltre 55 anni di età (62%) a distinguersi per dei giudizi positivi sulla scuola pubblica superiori alla media. Al contrario, gli istituti privati appaiono maggiormente sostenuti dai giovani con meno di 35 anni (52-54%).

Diversa appare la situazione dell'assistenza sanitaria. Quella pubblica raccoglie il consenso del 49% dei nordestini, mentre quella privata arriva al 63%. Guardando alla serie storica, possiamo osservare come il giudizio sul servizio pubblico sia migliorato sia rispetto al 2007 (+5 punti percentuali) che al 1998 (+3 punti percentuali). Il giudizio sulla sanità privata, invece, appare sostanzialmente stabile nelle diverse rilevazioni. Anche in questo caso, possiamo vedere che sono soprattutto i trentini ad apprezzare maggiormente la sanità -sia pubblica (75%) che privata (68%). I giudizi positivi raccolti in Friuli-Venezia Giulia, invece, raggiungono il 54% per l'assistenza sanitaria pubblica e il 66% per quella privata. È in Veneto, però, che i pareri positivi sulla sanità pubblica si fermano al 45%, mentre quelli sull'assistenza privata raggiungono il 62%. Anagraficamente, vediamo che la sanità pubblica raccoglie la maggiore soddisfazione tra i giovani under-25 (56%) e tra gli over-65 (54%), mentre quella privata raggiunge il 77% tra i giovani con meno di 35 anni e il 66% tra le persone di età centrale.

Infine, analizziamo l'influenza dell'orientamento politico. I sostenitori del Pd e delle formazioni minori tendono a mostrare una gradimento superiore alla media verso il pubblico, sia esso nella scuola o nella sanità, ma a questo si affianca anche una soddisfazione più ampia per gli istituti scolastici privati. La sanità privata, invece, raccoglie i suoi maggiori consensi tra gli elettori della Lega (68%) e del M5s (69%).

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 8-10 febbraio 2016 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1010 persone (rifiuti/sostituzioni: 10172), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.

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