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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E LE NUOVE TECNOLOGIE MOBILI (SMARTPHONE E TABLET)

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
SMARTPHONE E TABLET, NON È AFFARE PER VECCHI
[di Natascia Porcellato]

Smartphone e tablet: che passione! Infatti, secondo i dati elaborati da Demos, oggi è il 53% dei nordestini a possedere uno di questi strumenti: l'incremento rispetto all'anno scorso è di circa 11 punti percentuali. L'Osservatorio sul Nord Est, però, interroga la popolazione anche sui cambiamenti che l'utilizzo di smartphone e tablet ha generato nella società. Tra i possessori di tali strumenti, il 30% dichiara di non poter più vivere senza, mentre il 26% verifica la presenza di reti wi-fi o 3G quando arriva in luoghi nuovi. Il 22%, poi, chatta, guarda la posta e controlla i social network anche quando è con gli amici.

Vengono usati per lavorare e per divertirsi; per socializzare e per coltivare amicizie; per flirtare e per giocare; per ascoltare musica e guardare film. Hanno molteplici funzioni e diverse applicazioni. Servono per comunicare ma anche per passare del tempo da soli. Sono gli smartphone e i tablet e la loro ascesa e diffusione presso la popolazione costituisce una delle più repentine rivoluzioni sociali a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni.
Oggi, il 53% dei nordestini possiede uno smartphone o un tablet. Rispetto a solo un anno fa, l'incremento è di circa 11 punti percentuali. Guardando alle diverse categorie sociali, però, scopriamo che il loro possesso e uso sembra tracciare dei confini precisi, e se alcune li posseggono massicciamente, altre ne sono quasi del tutto escluse.

Consideriamo le classi d'età: in questo caso, è intorno ai 45 anni che possiamo tracciare il confine: sotto questa soglia, la stragrande maggioranza dei nordestini possiede smartphone o tablet; sopra, tendono a prevalere gli esclusi. Infatti, il 95% degli under-25 possiede uno di questi strumenti; tra quanti hanno tra i 25 e i 34 anni la quota scende al 75% e si contrae al 70% tra coloro che hanno tra i 35 e i 44 anni. A contrario, tra le persone di età più avanzata cresce la quota di esclusi. È sprovvisto di smarphone o tablet il 56% degli adulti tra i 45 e i 54 anni e il 51% di quanti hanno tra i 55 e i 64 anni, anche se è tra gli over-65 che si raggiunge la quasi totalità di estraneità (91%).
Anche l'istruzione sembra disegnare degli ulteriori confini. Smartphone e tablet sono presenti soprattutto nella vita di quanti sono in possesso di un livello di istruzione medio (60%) e alto (70%), mentre tra le persone con una formazione elementare prevale nettamente la componente che ne è sprovvista (85%).

Dal punto di vista socio-professionale, poi, emergono ulteriori indicazioni. Smarphone e tablet sono strumenti che possiedono (quasi) tutti gli studenti (98%), ma la quota si mantiene ampiamente sopra la maggioranza assoluta anche tra operai (67%), liberi professionisti (68%), impiegati e lavoratori autonomi (entrambi 71%). Ad essere (più o meno nettamente) esclusi da questo mondo, invece, sono i pensionati (81%), le casalinghe (74%) e i disoccupati (51%).

Cosa comporta possedere uno smartphone o un tablet? Il 26% dei possessori verifica la presenza di reti Wi-fi o di copertura 3G quando giunge in un posto nuovo. D'altra parte, il 22% continua la propria vita "on-line" anche quando sta vivendo quella "off-line", chattando, controllando la posta o i social network anche quando è con gli amici. Così, non stupisce che il 30% dei possessori dichiari di non poter vivere senza tablet o con un telefono normale. Suggerendo indirettamente, forse, che distinguere tra le due non è corretto. E che "off" e "on" line, nel diverso equilibrio che ognuno crea, tendono a comporre la complessità della vita contemporanea.

NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-7 maggio 2015 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1008 persone (rifiuti/sostituzioni: 6473), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.
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