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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST SEMPRE PIÙ CONNESSO A INTERNET

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
SORPASSO INTERNET A NORD EST IL 52% CONNESSO OGNI GIORNO
[di Natascia Porcellato]

L'utilizzo di Internet divide il Nord Est: questa sembra essere l'indicazione principale che emerge dai dati presentati dall'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino. Oggi, infatti, è il 52% dei nordestini a navigare quotidianamente, mentre il 19% lo fa in modo occasionale. I non internauti, invece, sono il 29%. Anche su come viene concepito Internet, però, non c'è accordo all'interno dell'opinione pubblica. Infatti, per il 46% è un diritto, ma il 43% lo ritiene uno strumento solo utile, non fondamentale. Il 9%, poi, si spinge a definirlo dannoso.

Che l'argomento divida non deve stupire: Internet e l'informatica hanno cambiato la società mondiale. Affermare questo non è esagerato perché, a ben vedere, ogni aspetto ne è stato investito. Nel lavoro: ha accorciato i tempi di invio di materiali e documenti; ha eliminato le distanze fisiche; ha reso non necessario avere un ufficio definito e preciso. Per la società: ha reso disponibili informazioni e risorse prima reperibili solo con fatica o addirittura preclusi; ha permesso comunicazioni istantanee a costi risibili; lo sviluppo dei social network ha cambiato il concetto stesso di comunicazione. Anche la religione, una delle istituzioni più difficilmente modificabili, si è adattata: il Papa ha diversi profili Twitter in diverse lingue che aggiorna con una certa frequenza.
I tratti di questa rivoluzione sono rintracciabili anche nel Nord Est. Quindici anni fa, l'83% non navigava; nel 2008, la quota si riduce al 49% ed oggi è ulteriormente contratta intorno al 29%. I consumatori occasionali, invece, nel 2000 erano il 13%, otto anni più tardi li troviamo (più che) raddoppiati al 27%, mentre attualmente sono scesi al 19%. Chi ha iniziato ad utilizzare Internet, infatti, lo ha più spesso integrato nella sua quotidianità che non nelle attività occasionali. La crescita degli internauti quotidiani, da questo punto di vista, è costante e imperiosa: nel 2000 era il 4% dei nordestini ad avere un contatto giornaliero con la rete. Nel 2008 il dato era salito al 25%, ma è con la rilevazione attuale che possiamo constatare che oltre un nordestino su due (52%) utilizza Internet tutti i giorni.

La frattura generazionale, in questo caso, è molto chiara. Tra gli under-25, il consumo quotidiano di Internet raggiunge la quasi totalità (92%), tra i ragazzi tra i 25 e i 34 anni si supera l'82%, si mantiene intorno al 69% tra le persone di età centrale (35-44 anni), accompagnato da una presenza superiore alla media di internauti occasionali. Nelle fasce d'età più adulte (45-54 anni) tende ad essere più consistente la quota di persone che non utilizzano Internet oppure lo fanno occasionalmente, mentre si contrae sotto la soglia della maggioranza assoluta la percentuale di chi lo usa quotidianamente. La stragrande maggioranza degli over-65 (82%), invece, non utilizza Internet.

L'altra divisione che possiamo intravvedere sembra correre sul filo del titolo di studio raggiunto. Tra chi è in possesso di un livello di istruzione alto la quota di internauti quotidiani sale al 75% e solo l'8% non utilizza Internet. Al contrario, tra chi ha una formazione elementare i rapporti si invertono: l'84% è un non internauta, mentre l'8% utilizza quotidianamente la rete.

Così, non stupisce osservare una popolazione divisa tra chi considera internet un diritto (46%) e quanti invece un mero strumento (43%), e rintracciare per i primi una quota più consistente di persone under-44 e di consumatori quotidiani di Internet, mentre le perplessità più ampie vengono sollevate da coloro che hanno più di 45 anni e quanti non utilizzano la Rete.

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-7 maggio 2015 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1008 persone (rifiuti/sostituzioni: 6473), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.

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