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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST SI FIDA DEL PRESIDENTE MATTARELLA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
NORD EST, SETTE SU DIECI DANNO FIDUCIA A MATTARELLA
[di Natascia Porcellato]

Il Nord Est guarda con fiducia al Presidente della Repubblica: questa indicazione emerge con chiarezza dai dati presentati oggi all'interno dell'Osservatorio sul Nord Est curato da Demos per Il Gazzettino. Oltre 7 nordestini su 10, infatti, dichiarano di provare molta (30%) o abbastanza (41%) fiducia in Sergio Mattarella. Una ventata nuova sembra investire la più alta carica dello Stato, dopo le alterne fortune di Giorgio Napolitano. Rispetto all'ultima fase dei mandati di Napolitano, infatti, Mattarella gode di un maggior gradimento, ma dobbiamo anche ricordare che l'ex Presidente era riuscito a costruire un consenso molto ampio nella parte centrale del suo primo mandato.

Una figura che rappresenta l'unità nazionale ma che, come ha mostrato Napolitano, ha anche un ruolo chiave nelle scelte strategiche della politica nazionale. La figura del Presidente della Repubblica, quindi, appare centrale negli equilibri che si sono andati creando tra le istituzioni italiane: guardiamo agli ultimi Presidenti.
Nell'ultima parte del suo mandato, Ciampi raccoglieva una quota di consenso molto elevata, intorno al 77-78%. C'è da ricordare, però, che l'elezione dell'ex Governatore della Banca d'Italia era stata bipartisan e proprio la sua figura ha costituito in quegli anni un importante simbolo di unità nazionale.
Napolitano, invece, era partito senza questo segno: la sua elezione avvenuta con i soli voti del centrosinistra unita al suo passato comunista sono stati due fattori che hanno reso diffidente il Nord Est. Questo è stato vero fino ad un certo punto: se nei primi tre anni del suo primo mandato Napolitano ha mantenuto un consenso inferiore al 65%, dal 2009 in poi il suo gradimento è aumentato vertiginosamente, posizionandosi tra il 2010 e il 2011 intorno all'80%. Gli anni più duri della crisi, il Governo Monti, la sua (storica) ri-elezione nel 2013, poi, hanno eroso la fiducia che Napolitano aveva pazientemente costruito presso i nordestini, portandola, nell'ultimo anno, sotto il 50%.

Mattarella, invece, raccoglie oggi la fiducia del 71% dei nordestini, e questo appare un fattore tutt'altro che scontato. Vediamo quali sono i settori sociali che appaiono maggiormente vicini al Presidente. Innanzitutto, rileviamo che non si scende (quasi) mai sotto la soglia critica del 50%, segno che il consenso appare maggioritario in (quasi) tutti i settori. Tuttavia, se consideriamo la classe d'età, vediamo che sono soprattutto i giovani under-25 (77%) e, in modo ancora più marcato, gli anziani con oltre 65 anni (87%) a mostrarsi più vicini a Mattarella. Al contrario, sono i giovani-adulti e le classi d'età centrali a mostrarsi più scettiche (25-54 anni).

Dal punto di vista territoriale, invece, i consensi più ampi verso il Capo dello Stato sono rintracciabili tra quanti vivono nella provincia autonoma di Trento (87%) e in Friuli-Venezia Giulia (75%), mentre in Veneto il gradimento per il Presidente si ferma al 68%.

Infine, consideriamo l'influenza della politica. Tra gli elettori di Pd e Sel la fiducia verso Mattarella appare quasi plebiscitaria (92%). Intorno alla media dell'area, invece, è il gradimento espresso dagli incerti (68%) e quanti voterebbero per le formazioni minori (67%). Sotto la media dell'area, ma comunque superiore alla soglia della maggioranza assoluta, è il gradimento che i sostenitori di Forza Italia (63%) e della Lega (56%) attribuiscono al Presidente, mentre scende sotto tale soglia la fiducia degli elettori del Mov. 5 Stelle (49%).

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 2-4 marzo 2015 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1006 persone (rifiuti/sostituzioni: 6573), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.09%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it

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