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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto
(15 maggio 2015)
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I veneti e l'informazione
(18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NEL NORD EST L'OPINIONE PUBBLICA CONDANNA GLI EVASORI FISCALI
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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A NORD EST SALE LA RABBIA CONTRO GLI EVASORI FISCALI
[di Natascia Porcellato]
"L'umiltà è una virtù stupenda. Il guaio è che molti italiani la esercitano nella dichiarazione dei redditi", ironizzava Giulio Andreotti. Quali sentimenti suscita oggi questa "forma di umiltà"? L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per il Gazzettino, analizza oggi le reazioni all'evasione fiscale. Oltre un intervistato su due (54%) prova rabbia verso chi evade le tasse, mentre il 22% manifesta schifo. Indifferenza (11%) e impotenza (9%), invece, sono caratteristici, nel complesso, di un nordestino su cinque. Del tutto minoritari i sentimenti legati a invidia, stima o ammirazione (2%).
Nelle ultime settimane l'evasione fiscale è stata al centro del dibattito nazionale. Dalla "lista Falciani", che ha rivelato i nomi di quanti avevano un conto in Svizzera, alle notizie di indagini della Guardia di Finanza su personalità di spicco del mondo culturale italiano, sembra che sottrarre risorse al fisco sia una pratica che non accenna a scomparire. Il periodo di crisi economica in cui versa il Paese, però, ha reso molto meno "comprensivi" i nordestini che, verso gli evasori, esprimono sentimenti ancora più negativi che in passato.
L'area che appare positiva verso questo comportamento, tradotta in ammirazione, stima o invidia, è oggi intorno al 2%, mentre nel 2011 gli stessi sentimenti erano espressi dal 5% degli intervistati. Quanti, invece, mostrano indifferenza o impotenza sono, nell'insieme, intorno al 20%: 4 anni fa era il 27% a percepirsi ugualmente distaccato o debole rispetto all'evasione fiscale. In vetta, dunque, troviamo i sentimenti negativi. Lo schifo viene manifestato dal 22%, ed appare in leggera diminuzione rispetto al 2011. Ad essere aumentata in modo netto e consistente è la rabbia: questo sentimento è espresso dal 54% degli intervistati, mentre nel 2011 il dato si fermava al 39%. Il saldo è positivo di 15 punti percentuali in 4 anni.
Come si configurano dal punto di vista sociale questi sentimenti? Rileviamo prima di tutto come la rabbia sia il sentimento prevalente in tutte le categorie sociali considerate. Tuttavia, possiamo delineare dei profili che possono aiutarci a comprendere in che misura, a fianco di questa, siano presenti gli altri sentimenti.
A provare più rabbia verso gli evasori sono le persone di oltre di 55 anni (58-60%) e le casalinghe (69%). Politicamente, invece, la rabbia è un sentimento diffuso in misura maggiore tra gli elettori del Pd (61%), del Nuovo Centro Destra (66%) e, in modo ancora più esteso, del Movimento 5 Stelle (75%).
Lo schifo, invece, appare più presente tra quanti hanno tra i 35 e i 44 anni (25%), oltre che tra gli operai (29%). Guardando all'orientamento politico, poi, emerge come siano i sostenitori di Sinistra Ecologia e Libertà a orientarsi in misura maggiore verso questo sentimento quando pensano agli evasori (42%).
Considerando congiuntamente indifferenza e impotenza, possiamo vedere come siano più presenti tra i giovani con meno di 34 anni (25-29%) e tra le persone di età centrale (45-54 anni, 30%). Dal punto di vista socio-professionale, invece, emerge come siano soprattutto disoccupati (37%), imprenditori (35%), liberi professionisti (34%) e studenti (26%) a mostrarsi più indifferenti o impotenti rispetto agli evasori. Politicamente, infine, questa area appare più estesa tra gli elettori di Indipendenza Veneta (26%) e, soprattutto, di Forza Italia (40%).
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NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 12-14 gennaio 2015 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1013 persone (rifiuti/sostituzioni: 7304), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.
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