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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NEL NORD EST AUMENTANO I FAVOREVOLI ALLA FECONDAZIONE ASSISTITA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
FECONDAZIONE ASSISTITA, FAVOREVOLI OTTO SU DIECI
[di Natascia Porcellato]

La legge 40, che regola la procreazione assistita in Italia, nel febbraio scorso ha compiuto 10 anni. Molte le polemiche che hanno accompagnato la sua approvazione e, in questo decennio, numerosi sono stati i ricorsi in Tribunale e le condanne, una anche della Corte Europea dei Diritti Umani. Come si orienta l'opinione pubblica di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento? Secondo i dati raccolti da Demos per l'Osservatorio Nord Est del Gazzettino, è l'80% dei nordestini a sostenere che "una coppia, se non può avere figli, possa ricorrere alla fecondazione assistita". Una larghissima maggioranza, dunque, che si è assestata di circa 3 punti percentuali rispetto all'83% registrato nel 2012.

Spostando l'attenzione dall'orientamento generale ai casi più controversi, possiamo vedere come muta l'opinione dei nordestini. Il 67% è d'accordo che le coppie non sposate possano accedere alla medicina per avere un figlio e il dato è stabile rispetto al 2012. Il 65%, invece, ritiene che le coppie in cui uno dei due partner sia sterile dovrebbe poter utilizzare donatori esterni: in questo caso, rispetto a due anni fa registriamo un aumento di 4 punti percentuali. Il profilo sociale del sostegno alle coppie per la fecondazione assistita -siano esse non sposate o che necessitano di donatori esterni- mostra come siano presenti in misura maggiore soprattutto quanti hanno meno di 44 anni: tra di loro, infatti, il favore supera in modo netto il 70%, sfiorando in alcune classi l'80%. Un fattore che appare particolarmente influente è quello della religiosità. Tra i praticanti salutari e i non praticanti riscontriamo le quote di consenso più ampio alla fecondazione assistita (73-74%). Coloro che frequentano assiduamente la Messa si dividono (49%) rispetto all'idea di ricorrere a donatori esterni in caso di infertilità, mentre la maggioranza (58%) concederebbe ai conviventi di utilizzarla. Politicamente, sono i sostenitori del Pd e del M5S ad apparire maggiormente sensibili all'argomento, con un sostegno che supera il 70%. Anche tra gli altri elettorati, però, sottolineiamo che si schiera a supporto di queste ipotesi una netta maggioranza.

Uscendo dalla dimensione di coppia ed entrando in quella dei single, il panorama muta. Quanti ritengono che anche le donne sole dovrebbero poter accedere alla fecondazione assistita sono il 38%, e rispetto all'idea che gli uomini soli possano usare "madri surrogate" la quota si contrae ulteriormente intorno al 25%. Il trend, però, è positivo per entrambi: rispettivamente, + 3 e +4 punti percentuali rispetto al 2012. Anche in questo caso, pur con percentuali che raramente superano la soglia della maggioranza assoluta, il consenso tende a concentrarsi nei settori che abbiamo illustrato in precedenza. Ritroviamo una presenza superiore alla media di under-44, di non praticanti o praticanti saltuari. Politicamente, questi temi sono sostenuti soprattutto dagli elettori del M5S o da quanti si rivolgono ai partiti minori.

Infine, consideriamo l'area della contrarietà alla fecondazione assistita. Oggi, è rappresentata dal 18% dei nordestini e, guardando al 2012, osserviamo che è aumentata di 4 punti percentuali. Gli intervistati che mostrano maggiore sospetto rispetto alla fecondazione assistita sono gli over-65 (32%) e quanti frequentano assiduamente i riti religiosi (27%). Dal punto di vista politico, la maggiore contrarietà è rintracciabile tra i sostenitori di Forza Italia (30%).

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 14-16 ottobre 2014 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1024 persone (rifiuti/sostituzioni: 6498), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.06%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Irene Sguotti ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.

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