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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST RIPONE MOLTA FIDUCIA IN PAPA FRANCESCO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
STRAORDINARIA FIDUCIA A NORDEST: PAPA FRANCESCO PIACE AL 93%
[di Natascia Porcellato]

Forse è la semplicità, sintetizzata in quel "Buon pranzo!" con cui Papa Francesco spesso saluta i fedeli dopo l'Angelus della domenica. O la rottura costante del protocollo, per accarezzare un bambino o salutare delle suore venute da lontano. Qualsiasi sia il motivo, il Pontefice si pone oggi come una delle poche figure in grado di raccogliere il gradimento di (quasi) tutta la società nordestina. Secondo i dati raccolti da Demos e pubblicati oggi all'interno dell'Osservatorio Nord Est, infatti, la riserva di fiducia che viene riposta in Papa Francesco è pari al 93%. Un dato straordinario, soprattutto se paragonato ai più tiepidi (e via via calanti) consensi che hanno segnato il pontificato di Benedetto XVI.

L'attesa del rinnovamento all'interno della Chiesa potrebbe essere la molla che spinge molti nordestini -cristiani e non- a guardare con tanta speranza a Bergoglio. Il cambiamento sembra essere già iniziato, a partire dallo stile, più essenziale e diretto, che ha caratterizzato fin da subito il nuovo Pontefice. Ulteriori segnali importanti provengono da altre iniziative: ad esempio, è dei giorni scorsi la notizia che il Papa ha disposto di iniziare una riflessione sulle regole che impediscono ai divorziati di accedere all'Eucarestia. Nel complesso, sembrano emergere delle spinte verso una modernizzazione della Chiesa, magari per cercare di metterla in una nuova relazione con la società.

Il Nord Est, terra di lunga e consolidata tradizione cattolica, ma che negli anni ha conosciuto anche una rapida secolarizzazione, sembra favorevolmente colpito da questo "nuovo corso". Il consenso che riscuote il Papa presso l'opinione pubblica di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento, infatti, è quasi plebiscitario: più di 9 intervistati su 10 dichiara di provare molta o abbastanza fiducia nel Pontefice.

Guardando alla fiducia di cui godevano i suoi predecessori, emerge come Bergoglio abbia saputo -da subito- mettersi in sintonia con tutti -credenti e non credenti. Nel 2000, Giovanni Paolo II godeva della fiducia di circa l'82% dei nordestini, ma era Papa già da 22 anni. Il pontificato di Benedetto XVI, che inizia nel 2005, comincia con un consenso fermo al 73%, e negli 8 anni che seguiranno la riduzione del gradimento sarà costante: 71% nel 2006; 68% nel 2008; 58% nel 2010 e 56% nel 2012. Nel tempo, Ratzinger non è riuscito a stabilire un contatto diretto con la popolazione. Bergoglio, eletto appena il 13 marzo scorso, gode di un consenso tanto esteso (93%) da farlo apparire come il segno di un possibile nuovo rapporto tra il Nord Est e la Chiesa.

Un fattore rilevante è che la fiducia verso Papa Francesco, oltre che molto ampia, appare trasversale. Se guardiamo all'età, vediamo come l'oscillazione sia tra l'89% rilevato tra i giovani e il 98% indicato da coloro che hanno tra i 45 e i 54 anni. Anche considerando la professione, la variazione è ridotta, compresa tra l'80% dei liberi professionisti e il 99% degli imprenditori.

Un'ulteriore conferma di quanto Papa Francesco sia una figura unificante è rintracciabile guardando alla pratica religiosa: tra quanti frequentano la messa (assiduamente o saltuariamente), la fiducia verso Bergoglio si attesta tra il 95 e il 96%, ma anche tra coloro che non sono praticanti è molto estesa e coinvolge 8 intervistati su 10.

Consideriamo, infine, il fattore politico. La fiducia verso il Papa supera il 95% tra gli elettori di Pd, Pdl, Lega Nord e Scelta Civica, mentre tra i sostenitori del Mov. 5 Stelle sfiora il 90%. Un dato del tutto assimilabile a quello registrato tra i grillini, poi, proviene da chi è incerto o reticente (91%), mentre tra quanti hanno votato per un partito minore il consenso si ferma al 73%.

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 2-4 aprile 2013 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1004 persone (rifiuti/sostituzioni: 5469), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.

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