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OSSERVATORIO SUL NORD EST - ANCHE A NORD EST LEGA IN CRISI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
LEGA CREDIBILITÀ IN PICCHIATA. A NORDEST FIDUCIA ALL'11%
[di Natascia Porcellato]

L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, si occupa oggi della crisi della Lega Nord. Il gradimento per il Carroccio appare piuttosto ridotto: oggi, è l'11% degli intervistati a dichiarare di provare molta o abbastanza fiducia nella Lega. Rispetto al settembre scorso, la diminuzione è di circa 17 punti percentuali, ma guardando al 2008, quando il gradimento era intorno al 40%, la contrazione sfiora i 30 punti. Quale credibilità ha la Lega Nord dopo gli scandali che l'hanno coinvolta? Il 40% degli intervistati ritiene che l'abbia persa del tutto e sia destinata a scomparire, mentre il 47% sostiene che, rinnovandosi, il movimento possa tornare ad essere apprezzato. Il 10%, poi, pensa che siano "cose che succedono" e che la Lega non ne abbia sofferto in credibilità.

La crisi della Lega Nord non è solo la crisi di un partito, ma può trasformarsi nella crisi di un sistema di rappresentanza che si era consolidato nel corso degli ultimi 10 anni. In questo arco di tempo, infatti, da una parte abbiamo assistito all'ascesa elettorale del Carroccio, che è salito, nel Nord Est, dal 9% (2001) al 22% (2008), per limitarci alle sole Elezioni politiche. Dall'altro lato, poi, la Lega è riuscita a imporre una vasta rete di amministratori locali: presidenti di regione e di provincia, sindaci e consiglieri. Una presenza tanto diffusa da suggerire cautela nel decretare la fine di un partito che in passato ha già mostrato di saper uscire dalle difficoltà e re-inventare.

Tuttavia, in questo momento la riserva di fiducia che la popolazione di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento tributa al Carroccio sembra molto ridotta. Oggi, infatti, è l'11% guardare con fiducia alla Lega, ma solo nel settembre scorso la quota di consenso si attestava al 29% e nel 2008 arrivava al 40%. In parte, questa contrazione può derivare proprio dall'ampiezza a cui era arrivata e che coinvolgeva settori di elettorato anche molto lontani da quello leghista. La generalizzata riduzione di gradimento, inoltre, ha portando la Lega al penultimo posto nella graduatoria della fiducia verso i partiti, davanti solo a Fli. Al primo posto, come abbiamo visto nell'Osservatorio sul Nord Est della settimana scorsa c'è il Movimento 5 Stelle (M5S), che conquista la fiducia del 26% dei nordestini. Tra quanti provano fiducia nella Lega Nord, però, il dato sale al 37%, segnando una possibile vicinanza tra i sentimenti che legano i sostenitori di questi due movimenti.

L'orientamento generale della popolazione nordestina verso il futuro del partito sembra improntato alla critica: circa il 40% degli intervistati ritiene che la Lega abbia perso credibilità e sia destinata a scomparire, mentre il 47% pensa che con una adeguata "pulizia" possa tornare ad essere apprezzata. Una minoranza (10%), infine, ritiene che il partito non abbia perso credito. Queste tre posizioni hanno matrici politiche ben definite. Sono soprattutto gli elettori di Pd, Idv e M5S a sostenere che la Lega sia destinata a scomparire, mentre quelli di Sel si dividono tra quanti prevedono la scomparsa della Lega e quanti invece sostengono che potrebbe tornare ad essere apprezzata. Di quest'ultima idea sono anche i sostenitori del Pdl, mentre ritroviamo una presenza superiore alla media di simpatizzanti dell'Udc tra coloro che ritengono che la Lega non abbia perso credibilità. Infine, consideriamo l'elettorato leghista: la maggioranza (60%) pensa che una Lega "rinnovata" possa tornare ad avere credibilità, ma una quota importante (35%) "assolve" il partito, giudicando gli scandali venuti alla luce come "cose che capitano".
NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 31 maggio-4 giugno 2012 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1008 persone (rifiuti/sostituzioni: 3615), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Fabio Turato, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Mauro Vullo ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.sondaggipoliticoelettorali.it.
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