demos & PI
contatti area riservata
RAPPORTO GLI ITALIANI E LO STATO OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE IL MONDO A NORDEST MONITOR ITALIA LE INDAGINI EUROPEE
ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST
Triveneto: la sanità pubblica soddisfa una minoranza
(8 maggio 2024)
vedi »
Nord Est: 6 su 10 vorrebbero cambiare lavoro
(1 maggio 2024)
vedi »
L'antifascismo a Nord Est
(24 aprile 2024)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA
X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza
(21 luglio 2011 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO
Rapporto 2005
(giugno 2005 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2004
(gennaio 2004 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2002
(giugno 2002 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST
Rapporto 2007
(gennaio 2007 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2005
(gennaio 2005 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE
Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto
(15 maggio 2015)
vedi »
Il Veneto e la lega
(9 marzo 2015)
vedi »
I veneti e l'informazione
(18 dicembre 2009)
vedi »
OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL GIUDIZIO DEL NORD EST SUI SINDACATI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
SINDACATI SEMPRE PIÙ LONTANI «TUTELANO SOLTANTO GLI ALTRI»
[di Natascia Porcellato]

Parafrasando il titolo di un celebre film, potremmo dire che sembra di essere nell'era del "sindacato degli altri". L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, si occupa oggi della percezione della capacità dei sindacati di rappresentare alcune categorie. Il 41% dei nordestini ritiene che le organizzazioni sindacali siano in grado di tutelare (molto o abbastanza) gli immigrati, mentre la quota scende al 38% per i lavoratori dipendenti. Poco più di un nordestino su quattro (26%), poi, giudica il sindacato capace di tutelare le donne, mentre per i pensionati scende al 24%. Chiudono, infine, giovani e lavoratori atipici, per cui la quota si attesta intorno al 15-17%.

In questo momento di crisi sembra che la caduta dell'economia stia trascinando con sé anche le istituzioni di rappresentanza sociale che hanno tradizionalmente costituito l'ossatura delle relazioni industriali. I segnali ci sono tutti: l'area della sfiducia verso organizzazioni sindacali e associazioni imprenditoriali è ampia, e la settimana scorsa abbiamo visto come, in questo momento, le aziende siano percepite come sole. Oggi, invece, ci occupiamo della capacità dei sindacati di tutelare alcune categorie sociali, e osserviamo che in nessuna si raggiunge la maggioranza assoluta. Oltre a questo, il dato che vogliamo sottolineare può essere riassunto nella formula: la "rappresentanza degli altri". In altre parole, è come se, da parte dei nordestini, si percepisse il sindacato come "distante da sé" (dalla propria categoria e condizione) e "vicino ad altre" (categorie e condizioni). Un senso di estraneità, alimentato dalla sfiducia, che talvolta si fa vera e propria "lontananza sociale".

Tra le categorie maggiormente residuali nella percezione di capacità di tutela da parte dei sindacati troviamo i lavoratori atipici (17%) e i giovani (15%). Le due condizioni spesso si sovrappongono, ma sono comunque diverse. Così, i precari sono difesi dai sindacati soprattutto secondo quanti hanno tra i 15 e i 24 anni, classe d'età in cui tende a concentrarsi la quota di popolazione che ha in corso i propri studi. La categoria dei giovani, invece, è protetta in misura maggiore secondo gli over-65 (classe d'età anagraficamente più lontana dalla gioventù) e da coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni, fase della vita in cui, esaurito il percorso di studio, si inizia a lavorare e la "tipica" forma di impiego è proprio quella "atipica".

Donne e pensionati sono tutelati dai sindacati secondo il 26 e 24% dei nordestini. Continuando con questa chiave di lettura, vediamo che sono soprattutto gli uomini (29%) e ritenere che il sindacato tuteli le donne. La capacità dei sindacati di difendere gli interessi dei pensionati, invece, è giudicata efficace da liberi professionisti (51%) e studenti (37%), mentre tra i pensionati si ferma al 19%. I lavoratori a tempo indeterminato, invece, sono tutelati dai sindacati secondo il 38% dei nordestini. A mostrare maggiore accordo con questo orientamento sono studenti (59%), liberi professionisti (53%), impiegati (50%) e imprenditori (45%); tra gli operai, invece, il dato si ferma al 32%.

In questa ottica, non stupisce osservare che, nella percezione della popolazione, siano gli immigrati (41%) ad ottenere maggiore attenzione dai sindacati. Questi, infatti, sono una minoranza per definizione, degli "altri" lontani da (quasi) tutti, in una condizione in cui è meno evidente identificarsi. Proprio per questo, non stupisce osservare una certa trasversalità. Ad essere maggiormente in sintonia con questa idea, infatti, sono sia giovani che adulti (25-54 anni), mentre sono in misura maggiore operai, impiegati, imprenditori e disoccupati a ritenere che i sindacati siano in grado di tutelare gli immigrati.
NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 6-8 febbraio 2012 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1039 persone (rifiuti/sostituzioni: 2828), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,03%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Fabio Turato, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.
home  |  obiettivi  |  organizzazione  |  approfondimenti  |  rete demos & PI  |  partner  |  privacy step srl  ::  p. iva 02340540240