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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST BOCCIA LA SECONDA REPUBBLICA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
POLITICI, PARTITI E CORRUZIONE CRESCE L'ALLARME A NORDEST
[di Natascia Porcellato]

L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, oggi si concentra sulla considerazione di cui godono la classe politica e i partiti della Seconda Repubblica. I dati presentati mostrano una crescente disaffezione da parte dei nordestini: quasi 6 intervistati su dieci (59%) considerano i leader attuali peggiori rispetto a quelli della Prima Repubblica, e una quota ancora più ampia (67%) giudica negativamente i partiti odierni. Negli ultimi anni, poi, è andata peggiorando anche la percezione della diffusione della corruzione politica: se nel 2003 era il 22% a ritenerla più frequente nella Seconda che nella Prima Repubblica, oggi è il 54% ad esprimere un giudizio analogo.
Dopo le ultime -frenetiche- settimane, che ci hanno portato dalle dimissioni del governo Berlusconi all'insediamento del nuovo governo Monti, la sensazione è che stia per arrivare il momento di una nuova svolta nella politica italiana. Alcune indicazioni di inquietudine e critica da parte dei nordestini le possiamo ritrovare anche nei dati presentati oggi.

La marcata diffidenza verso l'attuale classe politica potrebbe rappresentarne un indizio. I nordestini guardano con severità ai leader politici attuali e, nel paragonarli a quelli della Prima Repubblica, la bocciatura appare netta: sono peggiori per il 59% degli intervistati (+27 punti percentuali rispetto al 2007), mentre solo il 6% li giudica positivamente. Per maggiore chiarezza, utilizziamo un Indice sintetico di Orientamento verso i Leader (dato dalla differenza tra i giudizi positivi e quelli negativi): nel 2007 questa misura era ferma a -14, mentre oggi scende a -53.

Il giudizio negativo, poi, sembra accomunare leader e partiti: questi ultimi, infatti, sono ritenuti peggiori rispetto a quelli della Prima Repubblica dal 67% dei nordestini, mentre nel 2007 era il 35% ad esprimere il medesimo giudizio. Quanti, al contrario, ne hanno una percezione positiva sono più che dimezzati, passando dal 17% del 2007 all'attuale 8%. Anche in questo caso, guardando all'Indice di Orientamento verso i Partiti, vediamo come sia passato dal -18 del 2007 all'attuale -59.

Interessante, a tal proposito, è osservare l'influenza di due elementi: l'età e l'orientamento politico. Guardando al fattore anagrafico, notiamo come siano i giovani (15-24 anni) e gli anziani (oltre 65 anni) a mostrare un atteggiamento più critico verso i leader, mentre gli adulti (55-64 anni) tendono a disapprovare in misura maggiore i partiti. Invece, analizzando l'orientamento politico, vediamo come siano soprattutto gli elettori di Pd, Idv e Sel ad esprimere i giudizi più negativi, mentre tra i simpatizzanti di Pdl, Lega Nord e Fli la critica appare meno accentuata.

Del resto, sembra essere molto peggiorata la considerazione dell'onestà di questa classe politica. Nel 2003, era il 22% dei nordestini a ritenere la corruzione maggiormente diffusa tra i politici attuali rispetto a quelli della Prima Repubblica, mentre oggi questa quota è più che raddoppiata, arrivando al 54%. Gli elettorati maggiormente critici sembrano essere quelli di Pd, Idv e Udc, ma la maggioranza assoluta viene superata anche tra i simpatizzanti di Pdl e Mov. 5 Stelle. L'idea che, invece, non vi siano grandi differenze tra il livello di corruzione della Prima e della Seconda Repubblica, è sostenuta dal 37% dei nordestini (-17 punti percentuali rispetto al 2003), e questa opinione sembra essere maggiormente presente tra gli elettori di Fli, Sel e Mov. 5 Stelle. Infine, è solamente il 7% a ritenere la corruzione politica meno diffusa oggi che nella Prima Repubblica, con un calo di quasi 10 punti percentuali rispetto al 2003.
NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 4-8 novembre 2011 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1025 persone (rifiuti/sostituzioni: 3517), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,06%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Ludovico Gardani, Natascia Porcellato e Fabio Turato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.
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