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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E IL CONSUMO DI ALCOLICI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
NEL NORDEST DI VINO E GRAPPE IN CALO CHI CONSUMA SPESSO ALCOL
[di Natascia Porcellato]

A pochi giorni dall'apertura del Vinitaly, il grande Salone internazionale del vino e dei distillati che si tiene ogni anno a Verona, l'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, si occupa del consumo di alcol in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e nella provincia di Trento. È circa un nordestino su cinque a bere quotidianamente alcolici, mentre un consumo almeno settimanale è preferito dal 26%. L'alcol appare un'abitudine più sporadica per circa il 28% degli intervistati, e una quota analoga non consuma alcun alcolico. La tendenza ad esagerare, comunque, sembra riguardare una minoranza: circa il 13% degli intervistati ammette che, talvolta, beve troppo. La sfida tra vino e birra, invece, sembra essere nettamente vinta dal primo: scelto dal 62% dei bevitori, il "nettare degli dei" lascia la birra piuttosto indietro, al 24%.

Più di 20 milioni di ettolitri prodotti, un export che vale poco meno di 4 miliardi di euro nel 2010 e una crescita di quasi 12 punti percentuali rispetto all'anno precedente: sono questi i dati che delineano il momento positivo della produzione e dell'esportazione del vino italiano. Dati che, tra qualche giorno, permetteranno di aprire la 45° edizione del Vinitaly con un certo ottimismo. Il vino, infatti, si è affermato come primo prodotto dell'export agroalimentare nazionale, e ha dato una spinta determinante a tutto il settore per l'uscita dalla crisi.

La popolazione del Nord Est, però, che tipo di rapporto ha con il consumo di alcol? Appare minoritaria la quota di non bevitori: è circa il 28% a dichiarare di non consumare alcolici. Una percentuale analoga, poi, costituisce i bevitori occasionali, mentre a consumare alcol almeno una volta alla settimana - i bevitori frequenti - è circa il 26% dei nordestini. Infine, è quasi un intervistato su cinque a dichiararsi un bevitore giornaliero.

Particolarmente caratterizzato appare il profilo di coloro che consumano alcol quotidianamente: sono soprattutto uomini, con oltre 55 anni e in possesso di un livello di istruzione basso. Anche i bevitori frequenti mostrano dei tratti peculiari: persiste una maggiore presenza di uomini, ma in questa categoria sono giovani e in possesso di un diploma o una laurea.

Qual è la bevanda alcolica preferita? Chi vince la classica "sfida" tra vino e birra? Nel Nord Est è il vino ad imporsi. Circa il 62% dei bevitori nordestini dichiara di preferirlo, mentre la birra si ferma al 24%; più di nicchia, invece, appare il consumo di superalcolici (5%). È interessante osservare come il vino conquisti soprattutto le persone più adulte (con oltre 45 anni) e caratterizzate da un consumo quotidiano, mentre la birra gode di maggiori favori tra le persone con meno di 44 anni e quanti bevono alcolici in modo frequente o occasionale. Non è difficile intravedere in questi due profili degli stili di consumo legati al ciclo di vita: se per i primi possiamo immaginare il gesto di gustare il classico bicchiere di vino durante i pasti, la birra appare maggiormente associabile alle uscite serali con gli amici.

La tendenza ad esagerare, infine, è ammessa dal 13% dei nordestini, ma questo dato è da leggere con una certa cautela, data la condanna sociale che spesso accompagna l'eccesso alcolico. Ad ammettere questa debolezza sono soprattutto gli uomini, i giovani under-34 e i bevitori frequenti. Invece, guardando al tipo di bevanda, emerge una certa predilezione per superalcolici e birra, anche se molti non fanno grandi distinzioni e bevono tutto allo stesso modo.

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 31 gennaio-2 febbraio 2011 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1024 persone (rifiuti/sostituzioni: 3089), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.1%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Ludovico Gardani e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.
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