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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E LO STRESS

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
Il Nord Est e lo stress
[di Natascia Porcellato]

Nordestini meno stressati: appaiono in calo gli indicatori di tensione individuale rilevati periodicamente da Demos per Il Gazzettino e pubblicati oggi all'interno dell'Osservatorio sul Nord Est. In generale, è circa il 24% degli intervistati a dichiararsi frequentemente stressato: nel 2009 la quota si attestava al 30%. Guardando più nello specifico, vediamo che la fonte di maggior tensione è il traffico (23%, -7 punti percentuali rispetto a un anno fa), mentre il lavoro e la scuola si fermano al 19% (-9). La famiglia, invece, rimane un rifugio sicuro: la quota di coloro che si dicono stressati dal contesto parentale era il 15% nel 2009, ma scende attualmente all'11%.

Sono dati parzialmente sorprendenti quelli che presentiamo oggi: in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e nella provincia autonoma di Trento lo stress appare in calo. Nonostante la crisi economica insista nell'area e le tensioni sociali continuino a farsi sentire, la popolazione del Nord Est manifesta una quota inferiore di stress. Al momento è circa un nordestino su quattro a dichiararsi, generalmente, stressato in modo frequente. La flessione rispetto allo scorso anno è di circa 5 punti percentuali, ma guardando al 2007 arriva a ben 13 punti percentuali. A dichiararsi generalmente stressato sono soprattutto le classi d'età centrali (di età compresa tra i 35 e i 54 anni) e le donne, mentre dal punto di vista professionale ritroviamo operai, impiegati, imprenditori e casalinghe.

Se puntiamo l'attenzione sui diversi settori di possibile stress indagati, osserviamo come sia la tensione derivata dal traffico quella più diffusa: attualmente è il 23% a manifestare disagio rispetto a questa dimensione, ma nel 2009 la percentuale raggiungeva il 31% e tre anni fa superava il 38%. Lavoro e scuola, invece, attualmente procurano stress al 19% dei nordestini: la diminuzione rispetto alla rilevazione scorsa è di circa 9 punti percentuali. Infine, la famiglia: oggi si sente pressato dalle questioni casalinghe l'11% dei nordestini, con un calo di circa 4 punti percentuali rispetto al 2009.

I diversi tipi di stress colpiscono in modo indiscriminato o ci sono dei profili che delineano fragilità sociali diverse? Vediamo cosa emerge dai dati. Coloro che mostrano maggiore sensibilità per il traffico sono soprattutto persone che hanno tra i 25 e i 54 anni, mentre, dal punto di vista professionale, sono imprenditori, liberi professionisti e disoccupati. Non emergono, invece, particolari distinguo rispetto al genere.

La tensione familiare, invece, divide più uomini e donne che giovani e adulti. Infatti, se dal punto di vista anagrafico non riscontriamo particolari diversità, vediamo come il fattore di genere appaia particolarmente interessante. Gli uomini che si dichiarano frequentemente stressati a casa sono il 6%, ma tra le donne la percentuale è più che doppia (15%) e arriva a coinvolgere il 20% delle casalinghe. Inoltre, anche in questo caso appaiono particolarmente sensibili i disoccupati (15%).

Lo stress da lavoro o scuola, invece, riguarda maggiormente le persone giovani e adulte, con meno di 44 anni. Professionalmente, la tensione lavorativa colpisce in modo piuttosto trasversale: i settori che più di altri ne soffrono sono gli operai, gli impiegati, i liberi professionisti e anche chi, il lavoro, non ne ce l'ha.

NOTA METODOLOGICA
I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto nei giorni 14-17 dicembre 2010. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1089 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Natascia Porcellato ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.
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