demos & PI
contatti area riservata
RAPPORTO GLI ITALIANI E LO STATO OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE IL MONDO A NORDEST MONITOR ITALIA LE INDAGINI EUROPEE
ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST
Triveneto: la sanità pubblica soddisfa una minoranza
(8 maggio 2024)
vedi »
Nord Est: 6 su 10 vorrebbero cambiare lavoro
(1 maggio 2024)
vedi »
L'antifascismo a Nord Est
(24 aprile 2024)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA
X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza
(21 luglio 2011 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO
Rapporto 2005
(giugno 2005 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2004
(gennaio 2004 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2002
(giugno 2002 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST
Rapporto 2007
(gennaio 2007 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2005
(gennaio 2005 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE
Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto
(15 maggio 2015)
vedi »
Il Veneto e la lega
(9 marzo 2015)
vedi »
I veneti e l'informazione
(18 dicembre 2009)
vedi »
OSSERVATORIO SUL NORD EST - LA CONCEZIONE DELLA FAMIGLIA NEL NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
CAMBIA LA FAMIGLIA: PER IL 51% E' FATTA DI "DUE CHE STANNO ASSIEME"
[di Natascia Porcellato]

Cosa intendono i nordestini quando parlano di "famiglia"? A quali realtà applicano questa definizione? Nei giorni in cui a Milano si tiene la Conferenza Nazionale sulla Famiglia, l'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, punta la propria attenzione sulle definizioni di famiglia presenti nella società dell'area: il 23% ritiene sia necessario sposarsi in Chiesa, mentre un rispondente su quattro indica in un vincolo -sia esso civile o religioso- il requisito necessario. La maggioranza assoluta (51%), però, oggi pensa a una famiglia anche quando due persone convivono sotto lo stesso tetto, e il 27% dei nordestini vi include anche le coppie omosessuali.
Che sia una scelta di vita o un momento di passaggio, in attesa che arrivi il Grande Giorno, la convivenza è una delle novità che più rapidamente si sono imposte nella società italiana e nordestina. La caduta verticale dei matrimoni religiosi non è stata del tutto riassorbita dalla crescita di quelli civili, e anche questo ha permesso di apprezzare appieno l'aumento della scelta di vivere insieme more uxorio.
Minoritaria, infatti, appare la quota di popolazione che ritiene necessario un vincolo sacro per poter parlare di famiglia: è il 23% ad esprimersi in questo senso, con una crescita di 4 punti percentuali rispetto al 2009. Il profilo di coloro che vedono nel matrimonio in Chiesa il fondamento della famiglia vede prevalere le persone anziane, con oltre 65 anni, in possesso di un basso livello di istruzione e dalla pratica religiosa assidua. Gli elettori maggiormente in sintonia con questo tipo di visione sono quelli dell'Udc, del Pdl e della Lega Nord.
Quanti invece ritengono sia necessario un vincolo "ufficiale" per parlare di famiglia, senza distinguere tra civile o religioso, sono oggi il 25%. Il trend, in questo caso, è negativo: due anni fa, infatti, era un nordestino su tre a sostenere tale posizione. I tratti che accompagnano questa idea di famiglia vedono una maggiore presenza di adulti (di età compresa tra i 45 e i 54 anni) o anziani (over-65), e di quanti frequentano assiduamente la messa. Guardando all'orientamento politico, ritroviamo in misura maggiore i simpatizzanti di Udc, Fli e Movimento 5 Stelle.
Per parlare di famiglia, quindi, basta vivere insieme? La maggioranza dei nordestini risponde affermativamente: se nel 2008 era il 44% a considerarla una condizione sufficiente, già un anno dopo il dato era salito al 48%, e oggi arriva a coinvolgere il 51% dei rispondenti. Il profilo di coloro che si riconoscono in questa definizione vede una maggiore presenza di persone con meno di 64 anni (ma tra i giovani che hanno fino a 24 anni il dato supera il 65%), in possesso di un alto livello di istruzione e dalla pratica religiosa saltuaria o non presente. Dal punto di vista politico, sono soprattutto gli elettori di Pd, Idv, Fli e Sel a preferire questa visione.
E se i due conviventi sono una coppia gay? Possono essere considerati una famiglia? Sì, risponde il 27% dei nordestini: il dato è in aumento sia rispetto al 2009 (+5 punti percentuali), sia guardando al 2008 (+3). I contrari, invece, sono oggi circa il 24%, e anche per loro il trend è positivo. Il profilo di coloro che considerano una famiglia una coppia di gay conviventi vede prevalere i giovani under-34 e gli adulti che hanno dai 45 ai 54 anni, i non praticanti e coloro che sono in possesso di un alto livello di istruzione. Dal punto di vista politico, sono gli elettori di Pd, Idv, Fli e Sel quelli più aperti verso le coppie omosessuali.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto nei giorni 25-26 ottobre 2010. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1011 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Natascia Porcellato ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
home  |  obiettivi  |  organizzazione  |  approfondimenti  |  rete demos & PI  |  partner  |  privacy step srl  ::  p. iva 02340540240