demos & PI
contatti area riservata
RAPPORTO GLI ITALIANI E LO STATO OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE IL MONDO A NORDEST MONITOR ITALIA LE INDAGINI EUROPEE
ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST
Triveneto: la sanità pubblica soddisfa una minoranza
(8 maggio 2024)
vedi »
Nord Est: 6 su 10 vorrebbero cambiare lavoro
(1 maggio 2024)
vedi »
L'antifascismo a Nord Est
(24 aprile 2024)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA
X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza
(21 luglio 2011 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO
Rapporto 2005
(giugno 2005 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2004
(gennaio 2004 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2002
(giugno 2002 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST
Rapporto 2007
(gennaio 2007 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2005
(gennaio 2005 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE
Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto
(15 maggio 2015)
vedi »
Il Veneto e la lega
(9 marzo 2015)
vedi »
I veneti e l'informazione
(18 dicembre 2009)
vedi »
OSSERVATORIO SUL NORD EST - L'UNITÀ D'ITALIA E IL NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
L'UNITA' D'ITALIA A NORD EST: PER 7 SU 10 UN FATTO POSITIVO
[di Natascia Porcellato]

L'unità d'Italia è stato un fatto positivo o negativo? E la riforma federalista mette a repentaglio lo stato unitario? Questi i quesiti che l'Osservatorio sul Nord Est (curato da Demos per Il Gazzettino) ha posto, attraverso un sondaggio, ad un campione rappresentativo di circa 1000 persone dell'area. Sette rispondenti su dieci considerano l'unità nazionale un fatto positivo, mentre è circa il 30% dei nordestini a vedere nella riforma federale un rischio per l'integrità della nazione.
L'unità d'Italia sembra godere di ampio apprezzamento nel Nord Est: il 71% esprime in proposito un giudizio molto positivo o positivo, mentre le valutazioni negative si attestano intorno al 16%. La rimanente quota di popolazione si divide tra indifferenti (7%) e quanti non hanno un'opinione in proposito (6%).
Guardando ai giudizi espressi nei diversi territori che compongono l'area e al dato relativo all'intera nazione possiamo avere un quadro più ricco. In Veneto e Friuli-Venezia Giulia le valutazioni positive si pongono intorno alla media del Nord Est (69-70%). Ma è a Trento che i giudizi positivi salgono fino all'83%, ponendo la provincia autonoma un paio di punti percentuali sotto quanto registrato con un'analoga domanda in Italia (85%).
Se dalla geografia territoriale spostiamo l'attenzione a quella "generazionale", possiamo vedere come le valutazioni positive sull'unità italiana siano maggiormente diffuse tra quanti hanno meno di 54 anni. Da sottolineare, però, come la quota di giudizi positivi superi la soglia dell'80% tra i giovani con meno di 34 anni, mentre, al contrario, le valutazioni più critiche possono essere rintracciate soprattutto nella popolazione più anziana, tra coloro hanno oltre 65 anni.
Infine, possiamo apprezzare l'influenza della politica nella percezione dell'unità nazionale. I giudizi maggiormente positivi arrivano dagli elettori di Prc-Pdci e Sinistra Ecologia Libertà (80%), oltre che da quelli del Partito Democratico e dell'Unione di Centro (entrambi intorno all'82%).
Quanti sono vicini a Futuro e Libertà per l'Italia si pongono sulla scia dei simpatizzanti di Pd e Udc (82%), e in questo si distinguono chiaramente dagli ex "compagni di partito" del Popolo della Libertà. Gli elettori del Pdl, infatti, mostrano un apprezzamento per l'unità nazionale sostanzialmente in linea con la media dell'area (70%), quindi circa 12 punti percentuali in meno rispetto a quanti si riconoscono nella nuova formazione guidata da Gianfranco Fini.
Anche tra i simpatizzanti dell'Italia dei Valori i giudizi positivi si avvicinano alla media dell'area (70%), ma tra di loro tende a crescere la quota di quanti si esprimono negativamente (27%). Una dinamica simile, ma più accentuata, è presente tra gli elettori della Lega Nord: sono questi ultimi, infatti, quelli maggiormente restii a considerare l'unità italiana un fattore positivo (61%), mentre i giudizi negativi interessano circa un leghista su quattro (26%).
Ma l'unità nazionale è minacciata dalla riforma federale dello Stato? Il 30% dei nordestini considera l'unità nazionale a rischio a causa di questa riforma, mentre la maggioranza, il 56%, si esprime in senso contrario.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto nei giorni 31 agosto - 2 settembre 2010. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1024 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Natascia Porcellato ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Andrea Suisani ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo www.agcom.it
home  |  obiettivi  |  organizzazione  |  approfondimenti  |  rete demos & PI  |  partner  |  privacy step srl  ::  p. iva 02340540240