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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E IL LAVORO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
ORA IL NORD EST CAMBIA PELLE: CERCA LAVORO DA DIPENDENTE
[di Natascia Porcellato]

Un Nord Est meno propenso al lavoro autonomo e più orientato verso quello dipendente (meglio se pubblico). Inoltre, nella ricerca di un impiego, aumenta l'importanza della sicurezza del posto di lavoro ai danni della soddisfazione professionale. Sono questi i risultati principali che emergono dall'indagine curata da Demos per Il Gazzettino e pubblicata oggi all'interno dell'Osservatorio sul Nord Est.
Il Nord Est, la terra della piccola e piccolissima impresa, della fabbrichetta o del capannone dietro (quasi) ogni casa, sta volgendo lo sguardo verso il lavoro dipendente con crescente interesse. La situazione economica degli ultimi anni tende a spingere la popolazione verso la ricerca di sicurezza, mettendo in crisi la desiderabilità del lavoro autonomo. Dieci anni fa era il 35% dei nordestini a preferire il lavoro in proprio: scende al 30% nel 2007 e, ad oggi, è il 25% a privilegiare questa opzione. Parallelamente, aumenta l'apprezzamento verso il pubblico impiego: nel 2000 era il 21% a sceglierlo, sale al 25% sette anni più tardi e oggi, con il 30% dei consensi, è in testa alle preferenze dei nordestini. Positivo appare anche il trend di quanti indicano nella piccola impresa o nell'artigiano i luoghi di lavoro prediletti: in dieci anni passano dal 6 al 9%. Stabili le preferenze per le libere professioni e le grandi imprese (rispettivamente intorno al 20 e 16%).
Del resto, la crisi sta cambiando anche quello che le persone chiedono al lavoro: ai primi posti, in sostanziale parità, si posizionano la soddisfazione professionale e la sicurezza del posto di lavoro (38-39%). A seguire troviamo il percepire un buon stipendio (12%) e lavorare con persone con cui ci si trova bene (10%). Il trend rispetto al 2006, però, mostra come abbia perso rilevanza sia la soddisfazione professionale (-6 punti percentuali) che la buona retribuzione (-7). Al contrario, aumenta di circa 2 punti percentuali l'importanza di lavorare con persone con cui ci sia affiatamento ma, soprattutto, è la domanda di un lavoro sicuro (+11) a crescere fortemente.
Chi preferisce la soddisfazione professionale e chi la sicurezza del posto di lavoro? Quali caratteri accompagnano la preferenza verso il lavoro autonomo e quali invece indirizzano verso il pubblico impiego? La dimensione della soddisfazione professionale è ricercata soprattutto dagli uomini, dai giovani con meno di 24 anni, da chi è in possesso di laurea o diploma. Le categorie socio-professionali che più mettono l'accento su questa caratteristica sono gli impiegati e i funzionari, gli imprenditori e i lavoratori autonomi e gli studenti. Un profilo simile, per quanto non identico, possiamo tracciarlo per quanti prediligono il lavoro in proprio. Infatti, ritroviamo i giovani con meno di 24 anni, a cui possiamo affiancare coloro che hanno tra i 55 e i 64 anni. Dal punto di vista professionale, sono i liberi professionisti, oltre a imprenditori e studenti, a preferire il lavoro in proprio.
La sicurezza del posto di lavoro, invece, è desiderata in misura maggiore dalle donne e da quanti hanno tra i 25 e i 34 anni. Dal punto di vista professionale, poi, questo orientamento è presente soprattutto tra operai, liberi professionisti e casalinghe. Un profilo piuttosto simile è quello di coloro che preferiscono il lavoro in un ente pubblico: ritroviamo le donne, quanti hanno tra i 25 e i 34 anni (a cui affianchiamo gli over-64), gli operai e le casalinghe, a cui, però, si uniscono anche i disoccupati.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto nei giorni 31 agosto - 2 settembre 2010. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1024 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Natascia Porcellato ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Andrea Suisani ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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