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OSSERVATORIO SUL NORD EST - LA PERCEZIONE DELLA CONGIUNTURA ECONOMICA NEL NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
CRISI. PER IL NORD EST LA FINE E' ANCORA LONTANA
[di Natascia Porcellato]

Economia ancora in difficoltà mentre, nelle attese dei nordestini, la fine della crisi si fa più lontana. Queste le principali indicazioni provenienti dall'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos e pubblicato oggi da Il Gazzettino. La congiuntura attuale, dunque, continua a destare preoccupazione. Sia la percezione della condizione economica nazionale, che quella regionale o familiare appare contrassegnata dal pessimismo (rispettivamente, - 37, -30, -22). Quando finirà la crisi in corso? La maggioranza relativa dei nordestini -il 48%- immagina una ripresa lenta, per cui saranno necessari oltre 24 mesi.
Il 14 settembre 2008, esattamente due anni fa, falliva la banca d'affari Lehman Brothers: possiamo considerare questa come la data-simbolo dell'inizio della più grave crisi economica e finanziaria che abbia investito il mondo dal dopoguerra ad oggi. Così, dopo anni di espansione e crescita, anche il Nord Est si è trovato a fare i conti con aziende in difficoltà ed export fermo, lavoratori in cassa integrazione e licenziamenti.
La crisi è percepita in modo forte dalla popolazione dell'area, e i giudizi più duri vengono riservati al contesto nazionale. La condizione economica italiana, infatti, negli ultimi tre mesi è peggiorata per il 49% dei nordestini mentre il 12% indica un mutamento di senso inverso. L'economia regionale, poi, è migliorata secondo l'8% degli intervistati e peggiorata per il 38%. L'economia familiare, infine, ha mostrato un peggioramento per il 25% degli intervistati, mentre solo il 3% evidenzia dei miglioramenti. I saldi tra le posizioni sono negativi in tutti e tre i campi indagati: -37 per l'economia italiana, -30 per quella regionale, -22 per l'economia della propria famiglia.
Rispetto al dicembre scorso, tuttavia, l'economia regionale sembra preoccupare meno, passando da -40 all'attuale -30, e anche per quella nazionale osserviamo un miglioramento di circa otto punti. Sostanzialmente stabile, invece, l'indice relativo alla condizione economica familiare. La fine della crisi, del resto, sembra allontanarsi anche nelle aspettative dei nordestini. Un anno fa, era il 33% a prevedere almeno altri 24 mesi di difficoltà: oggi la stessa durata è indicata dal 48% degli intervistati.
Proviamo a tracciare dei profili relativi alle diverse preoccupazioni. L'economia familiare inquieta soprattutto quanti hanno più di 45 anni, sono in possesso di basso livello di istruzione mentre, guardando alle professioni, emergono gli imprenditori, i lavoratori autonomi, le casalinghe, i disoccupati e i pensionati. Coloro che percepiscono maggiormente il momento di crisi nella propria regione, invece, sono persone con oltre 55 anni e in possesso di un basso livello di istruzione, mentre dal punto di vista socio-professionale sono soprattutto casalinghe, disoccupati e pensionati. Il profilo di coloro che considerano più in difficoltà l'economia nazionale ricalcano in gran parte quanto appena descritto per la regione, con l'aggiunta degli operai e il ritrarsi delle casalinghe, tra le categorie professionali.
Interessante è anche osservare come l'orientamento politico influenzi la percezione dell'andamento dell'economia nazionale. Tra i sostenitori di Pdl e Lega Nord, infatti, troviamo gli orientamenti meno negativi, mentre le posizioni più critiche provengono dagli elettori di Futuro e Libertà, Pd, partiti della sinistra radicale e Italia dei Valori.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto nei giorni 31 agosto - 2 settembre 2010. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1024 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Natascia Porcellato ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Andrea Suisani ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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