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OSSERVATORIO SUL NORD EST - I GIUDIZI DEL NORD EST SU GOVERNO, OPPOSIZIONI E VOTO ANTICIPATO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
ELEZIONI SUBITO: A NORD EST IL 44% CONTRARIO
[di Natascia Porcellato]

Un Nord Est spaccato a metà sulla prospettiva di elezioni anticipate. Ma anche deluso e critico nei confronti della classe politica, tanto di maggioranza che di opposizione.
Sono questi i due dati principali che emergono dall'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino che ha sondato nei giorni scorsi gli umori dei cittadini di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino.
Cominciamo dal governo: circa il 45% di coloro che hanno risposto - cioè meno di un nordestino su due - da un voto almeno sufficiente al governo guidato da Silvio Berlusconi.
Ma le opposizioni appaiono ancora più in difficoltà. Va meglio l'Udc che è apprezzata dal 27% dei nordestini, mentre il centro-sinistra si ferma appena al 22%.
E se il governo dovesse cadere? Il Nord Est si divide esattamente in due di fronte a questa ipotesi: il 43% vorrebbe tornare subito alle urne, mentre il 44% preferirebbe un nuovo governo. Piuttosto ampia (13%) è per la verità la quota degli incerti, di coloro cioè che non si esprimono.
Per interpretare questi dati, bisogna tenere conto che il Nord Est è, per tradizione, una terra filo-governativa: la sua storia elettorale - passata e recente - la rende un bacino di voti privilegiato per la compagine di centrodestra attualmente al governo. Alle politiche del 2008, il 50% dei voti validi espressi dall'area è andato al Pdl e alla Lega Nord. Inoltre, tre ministri presenti nell'attuale governo provengono da queste regioni. Tuttavia, sembra che oggi i nordestini guardino con occhio abbastanza critico quanto succede a Roma: infatti non più del 45% degli eelttori dà al governo un voto almeno sufficiente. Tra gli elettori di Pdl e Lega Nord le quote di gradimento salgono al 93 e 71%, mentre tra i sostenitori di Futuro e Libertà -la nascente formazione di Fini- i giudizi positivi si fermano al 37%, tre punti percentuali sotto quanto espresso dai simpatizzanti dell'Udc (40%). In posizioni ancor più critiche troviamo ovviamente gli elettori di Idv (24%), Pd (11%) e quelli dei partiti della sinistra radicale (7%).
Tuttavia se il governo non gode di ampi consensi, le opposizioni, come abbiamo visto, se la passano anche peggio. I giudizi degli interpellati infatti sono ancor più freddi: circa il 27% garantisce almeno la sufficienza alle azioni dell'Udc. Un dato che sale al 51% tra i sostenitori del partito di Casini, al 35% tra i simpatizzanti del Pd e si ferma intorno al 30% tra gli elettori di Idv e Pdl. L'opposizione di centro-sinistra, invece, raccoglie il gradimento di appena il 22% dei rispondenti, non ottenendo la maggioranza di giudizi positivi neppure tra i suoi stessi elettori. Tra coloro che si riconoscono nel Pd il dato sale infatti al 41% e anche gli elettori dell'Udc mostrano un'approvazione superiore alla media (36%). Ma tra coloro che orientano il proprio voto verso Prc-Pdci e Sinistra e Libertà il giudizio è positivo nel 32% dei casi, mentre tra gli elettori dell'Idv il dato è fermo al 29%.
Cosa fare, però, in caso di crisi di governo? Gli elettori del Nordest si dividono in modo netto di fronte a questa ipotesi: il 43% vorrebbe tornare subito a votare, mentre il 44% preferirebbe venisse varato un nuovo governo. E quale maggioranza per l'ipotetico, nuovo governo? Il 18% vorrebbe un esecutivo di centro-destra, mentre il 27% preferirebbe un governo di larghe intese, che comprendesse partiti di centro-destra e centro-sinistra. Interessante in questo caso è osservare le opinioni in relazione alle categorie socio-professionali. La maggioranza di operai, liberi professionisti, studenti, casalinghe e disoccupati preferirebbe un nuovo governo, mentre impiegati, funzionari, imprenditori e lavoratori autonomi vorrebbero tornare alle urne.
Guardando agli elettorati vediamo come la maggioranza degli elettori di (quasi) tutti i principali partiti presenti in Parlamento preferisca un nuovo esecutivo. Sostenuto da quali forze? I simpatizzanti di Pd, Idv, Udc preferirebbero un governo appoggiato da partiti di centro-destra e centro-sinistra, mentre gli elettori di Pdl e Lega Nord propendono per un nuovo esecutivo di centro-destra. I sostenitori di Futuro e Libertà, infine, sono quelli più persuasi che, sia di centro-destra o trasversale, bisogna varare un nuovo governo ed evitare il voto anticipato.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto nei giorni 31 agosto - 2 settembre 2010. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1024 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Natascia Porcellato ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Andrea Suisani ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.sondaggipoliticoelettorali.it
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