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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL CONSUMO DI ALCOLICI NEL NORD EST
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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IL CONSUMO DI ALCOL NEL NORD EST [di Natascia Porcellato]
"Chi beve soltanto acqua ha un segreto da nascondere", sosteneva il poeta francese Charles Baudelaire. E proprio di consumo di alcolici si occupa oggi l'Osservatorio Nord Est curato da Demos per Il Gazzettino. Quelli che, riprendendo le parole di Baudelaire, hanno "qualcosa da nascondere" e non bevono alcol sono il 28%, mentre circa uno su due lo consuma almeno una volta alla settimana. In cima alle preferenze dei bevitori rimane il vino (64%), seguito dalla birra (25%). In certe occasioni, però, può capitare che il consumo superi la soglia di guardia: è circa il 13% della popolazione ad ammettere di bere troppo, talvolta. Mancano ormai pochi giorni all'inaugurazione della 44° edizione del Vinitaly: giovedì, infatti, si apriranno le porte del grande salone del vino di Verona. I numeri sono impressionanti: nell'edizione passata la kermesse vinicola ha ospitato oltre 150mila persone giunte a visitare gli stand di oltre 4.200 espositori. Segno di un interesse crescente per questo tipo di prodotto in cui il Nord Est vanta numerose eccellenze: basta ricordare, per fare solo alcuni tra i tanti nomi possibili, l'Amarone, il Müller Thurgau, il Picolit. Vini pregiati e apprezzati, in Italia e all'estero. Ma qual è il rapporto della popolazione nordestina con l'alcol? I bevitori giornalieri, caratterizzati da un consumo quotidiano di alcol, sono circa il 22% degli intervistati: il profilo vede una maggiore presenza di uomini, con oltre 55 anni, in possesso di un livello di istruzione basso. Coloro che bevono alcolici settimanalmente -i bevitori frequenti- sono il 28% dei nordestini. Anche in questo caso sono soprattutto uomini, ma con meno di 44 anni e caratterizzati da un alto livello di istruzione. I bevitori occasionali (quanti consumano alcolici meno di una volta alla settimana) sono circa il 22% e, dal punto di vista dei tratti sociali, troviamo una maggiore presenza di giovani con meno di 35 anni, in possesso di un diploma o della laurea. I non bevitori, infine, sono circa il 28% e vedono una più ampia presenza di persone di età superiore ai 45 anni, dal basso livello di istruzione e di donne. Cosa si beve con maggiore frequenza? Vino, innanzitutto: lo preferisce il 64% dei rispondenti, seguito dalla birra (scelta da un nordestino su quattro) e dai superalcolici (4%). Ad ogni bevanda, inoltre, sembra corrispondere un tipo di consumo (e di consumatore) diverso. Così, il vino appare prediletto da quanti hanno oltre 45 anni e sono bevitori giornalieri: un modello di consumo che potrebbe essere legato alla tradizionale "ombreta" che (spesso ma non solo) accompagna pranzi e cene, sia in casa che fuori. La birra, al contrario, è preferita dai giovani con meno di 35 anni e dalle persone che bevono alcolici settimanalmente: un quadro che richiama direttamente le uscite con gli amici, in pub o discoteche, e un consumo di alcol maggiormente legato alla socialità e al tempo libero. Ma tra vino, birra e superalcolici ci sarà qualcuno che esagera? È il 13% ad ammettere che a volte beve più di quanto dovrebbe e, rispetto alle rilevazioni precedenti, il dato è sostanzialmente stabile. Il profilo di coloro che esagerano e si ubriacano è piuttosto definito: sono in misura maggiore uomini, hanno un'età inferiore ai 35 anni, consumano alcolici giornalmente o settimanalmente. Dal punto di vista del tipo di bevanda, prediligono i superalcolici e la birra, ma, spesso, non fanno proprio distinzioni particolari.
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NOTA METODOLOGICA
I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto nei giorni 1-4 marzo 2010. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1013 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti. Documento completo su www.agcom.it
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