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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E IL NATALE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
QUANDO NATALE SIGNIFICA CONSUMI, FAMIGLIA E AMICI
[di Natascia Porcellato]

In una canzone del 1995 il Complesso Misterioso - alias Elio e le Storie Tese - cantava "Christmas with the Yours, Easter what you want...". Attraverso la traduzione del famoso proverbio "Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi", il testo ironizzava su riti e consuetudini di questo periodo dell'anno. Anche a distanza di quasi 15 anni, sembra che il noto gruppo milanese abbia colto nel segno: secondo i dati raccolti da Demos per Il Gazzettino, anche nel Nord Est la famiglia rimane un elemento centrale di queste festività. Nove nordestini su dieci, infatti, passeranno il pranzo natalizio in compagnia di parenti e circa il 33% considera il Natale una festa importante soprattutto per stare con i propri cari.
A pochi giorni dal 25 dicembre, l'Osservatorio Nord Est si interroga sul significato assunto dal Natale nella società contemporanea. I risultati evidenziano la compresenza di tre diverse concezioni: una "disincantata", una "familiare" e una "sacra". Il significato religioso viene richiamato da circa il 27% dei nordestini, mentre il richiamo alla famiglia raccoglie il consenso di circa una persona su tre. Quasi quattro rispondenti su dieci (la maggioranza relativa) appaiono insensibili ai richiami della famiglia o della religione e la giudicano una festa soprattutto commerciale.
La visione "familiare" del Natale è maggiormente presente tra i giovani (15-24 anni), quanti sono in possesso di un livello di istruzione elevato e dalla pratica religiosa saltuaria. Dal punto di vista socio-professionale, poi, sono per lo più imprenditori, liberi professionisti o studenti quelli che vi si identificano.
Quanti pongono l'accento sul significato religioso del Natale, invece, hanno un'età superiore ai 45 anni, un livello di istruzione basso e sono dei praticanti assidui. Si osserva, inoltre, una maggiore presenza di casalinghe, pensionati e disoccupati.
Infine, il profilo di quanti hanno una visione "disincantata" del Natale vede più presenti gli uomini, i giovani, quanti sono in possesso di un livello di istruzione medio e non sono praticanti. Completiamo il quadro sottolineando una maggior presenza di operai e disoccupati.
La consistenza dei "disincantati", che giudicano "consumista" il Natale, non deve trarre in inganno, però. È solo il 21% a dichiarare che non spenderà soldi per doni e affini, mentre la maggioranza (42%) cercherà di mantenersi sulla cifra spesa lo scorso anno o tenterà di spendere meno (34%), in linea con un Natale in tempo di crisi.
Dall'altra parte, anche le scelte relative al banchetto natalizio inducono a considerare che i "familiari" siano più numerosi. Nove nordestini su dieci, infatti, pranzeranno in casa, propria o di parenti, ma comunque con i propri cari e privilegiando l'intimità delle case private, mentre il rimanente 10% di divide quasi perfettamente tra quanti passeranno il Natale da soli o si recheranno al ristorante.
Dalle indicazioni dell'Osservatorio sul Nord Est di questa settimana, dunque, emerge chiaramente come il Natale sia, ancora oggi, un grande rito collettivo. Per questo, e in ogni caso: Buon Natale a tutti.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 27 novembre e il 1 dicembre 2009. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1027 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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