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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: L'AMBIENTE PRIMA DI TUTTO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
AMBIENTE, PER IL 75% E' UNA PRIORITA' ASSOLUTA
[di Fabio Bordignon]

L'ambiente prima di tutto. Prima dell'economia, dell'emergenza occupazionale. Prima delle aziende e della ripresa. I cittadini del Nord Est, nonostante l'attuale momento di crisi, non fanno sconti ai governi e al mondo della produzione: la tutela ambientale, per tre persone su quattro, deve rimanere come obiettivo prioritario nei prossimi anni, e l'industria "si deve adattare". A segnalarlo sono i dati dell'Osservatori sul Nord Est, attraverso una rilevazione condotta proprio alla vigilia della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che ha preso avvio ieri a Copenhagen.
La domanda posta dal sondaggio Demos per Il Gazzettino proponeva una alternativa "secca" tra ragioni dell'ambiente e ragioni dell'economia, al fine di spingere i cittadini a sbilanciarsi. Da una parte, le necessità delle imprese, dei lavoratori, delle famiglie, in crescente affanno nel corso degli ultimi mesi. Dall'altra, un pianeta sempre più "da proteggere" e, spostando l'attenzione sulla dimensione locale, un territorio sempre più "a rischio", dopo decenni di concessioni alla corsa della locomotiva Nord Est. Di fronte a questo bivio, i cittadini sembrano però rispondere senza esitazioni. I tre quarti del campione interpellato (75%) imboccano la prima strada, privilegiando la tutela ambientale. Al di là dei comportamenti (e delle istanze) individuali, in altre parole, sembra delinearsi una percezione diffusa dell'urgenza legata al rischio ambientale. Una situazione cui porre rimedio, anche a costo di inibire l'efficacia delle più aggressive ricette anti-crisi (molto spesso meno "attente" e "responsabili", in termini di impatto ambientale).
La rimanente porzione dell'opinione pubblica nordestina si riparte tra un 7% che non è in grado di individuare una direzione privilegiata e il 18% che indica invece una diversa scala delle priorità. Secondo questo gruppo, minoritario ma consistente, della popolazione, occorre sostenere l'industria, "anche se l'ambiente ne soffre", in quanto necessario all'economia e alla società.
L'orientamento generale appena delineato non muta se andiamo ad esaminare la sua articolazione all'interno delle principali categorie socio-demografiche. La sostanziale trasversalità di questa emergente sensibilità ambientale tocca i punti di massima forza tra le persone d'istruzione più elevata (85%), tra gli studenti e i lavoratori dipendenti con qualifica più elevata. Oltre che in due specifiche classi d'età: tra i più giovani, nel segmento anagrafico compreso tra i 15 e i 24 anni (84%); nella fascia tra i 45 e i 54 anni (88%). Cresce, inoltre, tra gli elettori centro-sinistra, e in particolare tra quelli dell'Italia del Valori (86%), ma risulta maggioritaria per tutti i partiti maggiori. Raggiunge il 70% anche tra chi destina il proprio voto al Popolo della Libertà e alla Lega Nord.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 27 novembre e il 1 dicembre 2009. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1027 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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