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OSSERVATORIO SUL NORD EST - LA DELOCALIZZAZIONE VISTA DA NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
«DELOCALIZZAZIONI», SEI SU DIECI SONO CONTRARI
[di Fabio Bordignon]

Era così già qualche anno fa, quando l’economia “tirava” e la sintonia tra società locale e mondo della produzione sembrava totale. Già nel 2001 il giudizio dei cittadini sui processi di delocalizzazione, nelle regioni del Nord Est, si presentava ampiamente negativo. “Utile alle imprese, ma rischioso per lo sviluppo economico regionale”: questo l’orientamento “maggioritario” nei confronti del fenomeno, rilevato dal primo monitoraggio realizzato da Demos per Il Gazzettino. A sette anni di distanza, il ciclo economico sembra essersi invertito, e gli atteggiamenti rilevati dall’Osservatorio sul Nord Est, non sorprendentemente, continuano a segnalare un atteggiamento molto critico da parte della popolazione residente nell’area.
A mostrare le reazioni più negative sono le persone anziane, con titolo di studio più basso, i pensionati, le casalinghe, ma anche gli stessi imprenditori. Certo, tra i lavoratori autonomi (perlopiù piccoli e piccolissimi), rimane un 8% che difende del tutto le strategie adottate dai propri “colleghi”: per questa piccola porzione del campione intervistato lo spostamento oltre confine della produzione è un fenomeno vantaggioso sia per le imprese che per l’economia della propria regione. Il 43%, tuttavia, dà una valutazione diametralmente opposta, vedendo queste dinamiche sotto una luce esclusivamente negativa. Si tratta di uno dei dati più elevati, fra quelli registrati nelle diverse classi socio-professionali: a superarlo troviamo solo il risultato osservato fra le casalinghe (43%) e i pensionati (47%).
Gli stessi lavoratori dipendenti si fermano più in basso: 28%, fra tecnici funzionari e impiegati, 37% fra gli operai. In queste categorie è più esplicita, infatti, la tendenza a sottolineare la contrapposizione “di classe”. Nello specifico, la divergenza fra gli interessi del mondo imprenditoriale e il bene complessivo della società locale. Del resto, è questo l’orientamento maggioritario presso il campione intervistato, che tende a prevalere un po’ in tutti i diversi segmenti sociali. La pensa così il 58% delle persone interpellate, ma il dato sale al 59% fra gli operai e al 65% presso il ceto medio impiegatizio. In particolare, a porre l’accento su questo confronto sono le persone più istruite – 68% fra diplomati e laureati -, gli studenti (78.6%) e le persone più giovani: la modalità di risposta ottiene il 79% delle preferenze fra i 15 e i 24 anni. Se analizziamo i dati attraverso la lente della politica, a fare propria questa lettura sono soprattutto gli elettori dei partiti di centro-sinistra: 69%, tra chi destina il proprio voto al Partito democratico oppure all’Italia dei Valori. Gli elettori della coalizione guidata da Berlusconi, invece, nel 57% dei casi sottolineano come le strategie imprenditoriali possano ripercuotersi negativamente sul tessuto socio-economico locale, mentre il 39% individua solo effetti negativi nel fenomeno della delocalizzazione.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 13 e il 15 ottobre 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1005 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Giovanni Pace ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.
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