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OSSERVATORIO SUL NORD EST - I CONSUMI DEL TEMPO LIBERO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
RESTA LA TAVOLA IL RITO SOCIALE PIÙ IMPORTANTE
[di Fabio Bordignon]

La socialità, nel Nord Est, passa anche attraverso il cibo. Le persone, quando si incontrano, scelgono quasi sempre di farlo "a tavola". Pizzerie, trattorie, ristoranti, feste popolari: il rito della classica "cena", con parenti e amici, si conferma come principale momento di incontro fra le persone. Lo confermano i dati dell'Osservatorio sul Nord Est proposti oggi da Il Gazzettino. Il sondaggio, che ha interpellato un campione di oltre mille persone nel Veneto, Friuli-Venezia Giulia e provincia di Trento, aggiorna la serie storica costruita da Demos sui consumi legati al tempo libero.
Una ricerca dell'Osservatorio sul capitale sociale, pubblicata un paio d'anni fa (ottobre 2006), l'aveva illustrato in modo molto evidente: attorno al cibo ruotano, ormai, tutta una serie di significati e di dimensioni centrali nella vita delle persone. Il cibo non solo (non più) come "alimento", come necessità fisiologica, ma anche (sempre più) come bisogno espressivo e "variabile sociale". Nella società contemporanea, il cibo diventa elemento discriminante della qualità della vita, oggetto culturale e, in quanto tale, "evento": si pensi alle manifestazioni sul "gusto" e ai numerosi programmi televisivi (e canali tematici) dedicati alla cucina e al mangiar bene (o al bere). Ma il cibo è anche partecipazione e responsabilità, attraverso le pratiche del consumo "etico": si veda, a questo proposito, il recente volume di Ceccarini, "Consumare con impegno", edito da Laterza.
Mangiare, inoltre, è spesso mangiare "insieme", e in quanto tale continua a proporsi come motore di socialità. Su questo punto il Nord Est non costituisce certo una eccezione rispetto ai dati nazionali: per rendersene conto, è sufficiente scorrere i "numeri" illustrati in pagina. Le abitudini legate al tempo libero vedono nettamente primeggiare le occasioni di incontro dedicate ai consumi alimentari. Per celebrare un evento o festeggiare una ricorrenza, per segnare la fine dell'anno o della stagione lavorativa, oppure per il semplice gusto di trascorrere una serata in compagnia: una cena va sempre bene, in tutte queste situazioni. Un modo, spesso, per conoscere tradizioni di altre regioni o altri paesi (attraverso la cucina etnica), ma anche per riscoprire le proprie. Da questo punto di vista, la popolazione del Nord Est punta innanzitutto sul più classico dei piatti italiani (e sul più classico dei locali). La pizzeria rimane il luogo d'incontro più gettonato: quasi sei persone su dieci la frequentano con cadenza almeno mensile (58%) e la metà, fra questi, dichiarano una frequenza superiore. Dati che non modificano la leggera flessione verificatasi nel 2007 - e che investe peraltro anche altri consumi -, ma che rimangono molto elevati, soprattutto fra i più giovani - 82%, fra i 15 e i 24 anni - e gli studenti.
Ma anche ristoranti e trattorie rimangono luoghi di incontro sempre affollati: una persona su due, in generale, si colloca nel gruppo degli assidui (54%). Una tenuta che può apparire sorprendente - ma solo a chi non le frequenta - è mostrata anche dalle feste popolari. Le classiche sagre: giostre, giochi e, ancora una volta, specialità eno-gastronomiche. Magari i frequentatori hanno un'età media un po' più elevata, ma la presenza dei giovani, e dei giovanissimi, è comunque significativa.
La tradizionale gita - dalla scampagnata alla vera e propria vacanza breve - rimane un'altra modalità di svago molto praticata dai nordestini, in questo caso senza particolare differenze d'età. I giovani, infine, confermano la propria passione per la musica e per il cinema. Nonostante la concorrenza della tv e di internet, la frequenza nelle sale cinematografiche rimane alta: circa il 15%, in media, ma quasi il 40% nella fascia anagrafica 15-24. Circa il 16%, infine, nell'ultimo mese ha assistito ad un concerto - e il dato sale fino 26-28% al di sotto dei 35 anni.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 7 e il 9 luglio 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1041 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati delle precedenti rilevazioni fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
La documentazione completa su www.agcom.it.
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