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OSSERVATORIO SUL NORD EST - COME RISPARMIA E INVESTE IL NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL NORD EST E IL RISPARMIO
[di Fabio Bordignon]

Se devono investire i propri risparmi, i cittadini del Nord Est pensano innanzitutto al settore immobiliare. Se devono, appunto: perché la voglia di investire, negli ultimi anni, sembra essere diminuita. Cresce, così, il numero di chi preferisce lasciare il denaro sul conto corrente tradizionale, mentre si assiste ad un "ritorno" dei titoli di stato (Bot e Cct). Il sondaggio periodico dell'Osservatorio sul Nord Est ha rilevato, per Il Gazzettino, i metodi di investimento e di tutela del risparmio preferiti dai residenti nell'area nord-orientale. Una graduatoria nella quale il "mattone" sembra ancora offrire garanzie superiori ad ogni altra forma di investimento.
Già nelle precedenti rilevazioni condotte da Demos, per l'Osservatorio, il gruppo più propenso al rischio, in materia di operazioni finanziarie, si estendeva ad una frazione sociale piuttosto contenuta, prossima al 10% della popolazione. Oggi, tuttavia, in un clima di forte incertezza economica, il dato si abbassa ancora. Negli ultimi tre anni, è scesa dal 4 al 3% la porzione di chi vede l'investimento in borsa come soluzione ideale per valorizzare e difendere i propri redditi; nello stesso arco temporale, è scesa dal 7 al 4% la componente di chi guarda con interesse ai fondi di investimento: complessivamente, dunque, circa il 7% si mostra aperto ad operazioni finanziarie di una certa complessità.
Del resto, sono sempre meno le persone che, dovendo fare i conti con redditi stagnanti e prezzi crescenti, riescono ad accantonare parte del proprio stipendio. Tende così ad ampliarsi, in modo speculare, il gruppo di chi opta - o opterebbe - per i metodi più tradizionali, al riparo da spiacevoli sorprese. Torna a salire, in particolare, la componente che guarda con interesse ai titoli di stato - Bot e Cct - che passa dal 6 all'8%. Sale, inoltre - ed è la crescita più consistente, rispetto alla precedente indagine del 2005 -, la quota di chi vede nel deposito bancario la modalità più sicura di salvaguardia del proprio reddito e dei propri risparmi. Il 20% degli intervistati, contro il 14% di tre anni fa, progetta di lasciare i propri soldi sul conto corrente.
Non cambia - o cambia di pochissimo - il dato generale segnalato dal quesito. La maggioranza relativa dei rispondenti, infatti, continua a vedere nel mercato immobiliare "il luogo" dove investire, utilizzando le somme messe da parte nel corso del tempo, oppure, in molti casi, avviando un progetto di lungo periodo, attraverso la sottoscrizione di un mutuo. Il 31%, fra le persone interpellate, ritiene opportuno investire innanzitutto nel mercato immobiliare: case e costruzioni. Del resto, come segnalato da un recente sondaggio pubblicato su queste pagine, si tratta di metodi di investimento già ampiamente "praticati" dai cittadini del Nord Est: nel 90% dei casi possessori della casa in cui abitano. A suggerire questa strada, peraltro, sembrano essere le persone più competenti: quelle più istruite, nel 43% dei casi; gli imprenditori e i lavoratori autonomi (46%). Ma anche i giovani e i giovani-adulti, nelle classi d'età in cui si formano, o si sono formati da poco, i nuovi nuclei familiari: 40%, fra i 25 e i 34 anni; 48%, nella fascia anagrafica compresa fra i 35 e i 44 anni.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 15 e il 19 marzo 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1037 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati delle precedenti rilevazioni fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
La documentazione completa su www.agcom.it.
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